FOGGIA (Marco Maffongelli) – Le indagini che hanno portato all’arresto di tre persone per il tentato omicidio di un cardiologo di Foggia hanno svelato che il presunto mandante del delitto è il fratello del medico. A svelarlo, durante la conferenza stampa svoltasi nella Questura di Foggia, sono stati il Procuratore del Tribunale della città pugliese e il questore. Ad essere fermato, in qualità di mandante, è Maurizio Correra, 53 anni. E’ accusato di aver commissionato a due persone, anch’esse arrestate, l’agguato nei confronti del fratello, Massimo Correra.
Gli esecutori materiali e il movente
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Maurizio Correra avrebbe pagato la somma di 5mila euro, fornendo anche la pistola, a due albanesi: la 60enne Haxhire Tusha e il figlio 24enne Shpetim Rivzani. Gli investigatori hanno anche accertato il presunto movente: il 53enne avrebbe commissionato l’omicidio per diverbi economici e riguardanti un’eredità.
L’agguato avvenne in via Vittime Civili a Foggia
Il 27 marzo scorso il cardiologo dell’Asl di Foggia, Massimo Correra, fu vittima di un raid mentre era in compagnia del figlio minorenne. Venne avvicinato da due persone mentre usciva di casa. All’improvviso uno dei due esplose due colpi d’arma da fuoco senza ferire. I due malviventi avevano il volto scoperto. Il killer esplose un primo proiettile, mancando il bersaglio. A quel punto i due malviventi fuggirono e durante la fuga fu esploso un altro colpo d’arma da fuoco verso il cardiologo, anche questo senza colpire.