Terra dei Fuochi, il ministro Trenta: “Inviati 200 militari, pronti a fare il massimo”

Provvedimento obbligato dai numerosi incendi nei depositi di rifiuti

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace 09/09 /2018 - Cernobbio (CO) Cronaca Forum Ambrosetti Nella foto Elisabetta Trenta Ministro della Difesa a Villa D'Este in occaione Forum Ambrosetti

Roma (LaPresse) – “Stiamo pensando a circa duecento militari da impiegare per il presidio dei siti di stoccaggio dei rifiuti, soprattutto per quelli più a rischio. In questi giorni sono in stretto contatto con il ministro Costa per coordinare un piano di intervento a 360 gradi”. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in un’intervista, assicura il massimo supporto anche dell’Esercito per i roghi che negli ultimi mesi stanno affliggendo gli impianti di trattamento dei rifiuti. “Ho dato la piena disponibilità della Difesa a dare il massimo supporto, perché chi crede di intimorirci si troverà davanti a un muro – aggiunge – Lo Stato è più forte e 10 dimostrerà. Nel Cdm che terremo in Campania metteremo a disposizione concretamente tutte le nostre energie. Dipenderà ovviamente anche dalle richieste che riceveremo, ma le posso dire che siamo pronti a fare il massimo”.

Provvedimento obbligato dai numerosi incendi nei depositi di rifiuti

Siamo ormai in vista dell’approvazione della manovra finanziaria, a quanto si apprende dalla bozza definitiva della legge di bilancio, le spese militari verranno ridotte di 60 milioni di euro l’anno a partire dal 2019 e di ulteriori 531 milioni di euro nel periodo 2019-2031. Stiamo rimodulando le nostre spese militari? “La riduzione dei circa 500 milioni riguarda la sospensione di alcuni programmi. Di cui non c’era immediata necessità di investimento, incluso il taglio di un faraonico progetto infrastrutturale come il Pentagono italiano – risponde Trenta.

Pensi, volevano trasferire tutti gli attuali palazzi degli Stati Maggiori in un unico edificio spendendo più di un miliardo di euro. Ma i palazzi già ci sono e se permette, io prima di avviare questo tipo di spese mi preoccupo degli equipaggiamenti. Delle caserme, delle condizioni in cui lavorano sul territorio e all’estero i nostri militari e dei ricongiungimenti familiari. Sia chiaro, tutto ciò che è strategico per il Paese, come ad esempio l’industria militare, sarà salvaguardato. L’Italia ha bisogno di investimenti nel comparto. E il governo continuerà a farli, ma lo farà questa volta avendo una visione precisa, strategica e di sviluppo”.

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