Terremoto, Brignone (Possibile): case non costruite e macerie ferme

"Macerie ferme da due anni, case che non vengono ricostruite, contributi di autonoma sistemazione non pagati da mesi, SAE consegnate con vergognoso ritardo e ammuffite in pochi mesi. Inoltre burocrazia, inchieste e tanta, tanta incompetenza.

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
Roma, 20 nov. (LaPresse) – “Macerie ferme da due anni, case che non vengono ricostruite, contributi di autonoma sistemazione non pagati da mesi, SAE consegnate con vergognoso ritardo e ammuffite in pochi mesi. Inoltre burocrazia, inchieste e tanta, tanta incompetenza. La strategia dell’abbandono. Persone costrette ad andarsene, famiglie separate, interi territori abbandonati con dolore. Una sconfitta per tutti”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, rilanciando l’articolo del ‘Corriere della Sera’ che riporta i dati disastrosi della ricostruzione post sisma nel Centro Italia con sole 350 case ricostruite.

aggiunge Brignone 

“Chi rimane  si rimbocca le maniche con sempre più fatica. Domenica noi saremo di nuovo tra Visso e Amandola, per andare dai produttori con cui collaboriamo per i Pacchi Solidali che tanti di voi stanno acquistando. Inoltre per verificare come procede il progetto che Possibile finanzia con il 2 per mille. Consapevoli che di fronte a una tragedia di tale vastità, svuotiamo il mare con un cucchiaino. Perciò altrettanto consapevoli che non devono esserci alibi per nessuno. Questo sopratutto per non esserne complici della solitudine in cui politica e istituzioni hanno lasciato migliaia di persone”.

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