Roma, 11 apr. (LaPresse) – “E’ stato un errore, dobbiamo riverificarlo su tutto il resto della fornitura facendo anche tesoro di tutti i malfunzionamenti”. Così David Piccinini, geologo, responsabile della Protezione civile marchigiana, è intervenuto a Effetto Giorno su Radio 24, dopo il crollo di alcuni pensili nelle Soluzioni abitative d’emergenza, le cosiddette casette, in seguito al sisma dell’altra notte. “Lo staffaggio che abbiamo adoperato per collocare i pensili lavora per gravità, quindi dovevamo trovare dei meccanismi migliori di bloccaggio soprattutto in occasione di sismi che hanno una componente verticale, possiamo chiamarla sussultoria, piuttosto importante e quindi fondamentalmente il bloccaggio gravità non è sufficiente in quelle zone in cui ci sono quel tipo di sollecitazioni sismiche”, ha proseguito Piccinini a Radio 24.
“Quel tipo di fissaggio bisogna rivederlo, infatti in questi momenti sia i colleghi del dipartimento di protezione civile nazionale che i colleghi del mio servizio stanno partendo esattamente da Pieve Torina, che è l’area dove si sono verificati problemi nell’area Sae, per analizzare in quel contesto la soluzione migliore ed estenderla a tutto il resto della fornitura, alle altre 1929 Sae regionali e poi più in generale alle 3000 nazionali, quindi fondamentalmente si sta affinando la fornitura di questa struttura. In condizioni normali la possibilità che un pensile caricato possa deragliare da quel tipo di staffatura è una cosa molto molto difficile, è chiaro che qui la componente verticale di questi sismi è così importante che dovevamo fare anche questo tipo di verifica.” – e conclude a Radio 24 – Da un punto di vista pratico far saltare la staffa di fissaggio è un’operazione che richiede una forza spaventosa, forza che in effetti nelle aree epicentrali il sisma conferisce a quel tipo di masse