Terrore a Secondigliano: insegue e aggredisce l’ex compagna davanti al Commissariato. Arrestato 40enne

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Operazione della polizia
Operazione della polizia

NAPOLI – La violenza che non si ferma neanche davanti alla porta della legge. Una scena di terrore puro, consumatasi nella gelida notte tra mercoledì e giovedì, ha avuto come teatro il marciapiede antistante il Commissariato di Polizia di Secondigliano, trasformando quello che dovrebbe essere un presidio di sicurezza in un palcoscenico di brutale aggressione. La vittima, una donna disperata in cerca di aiuto. L’aggressore, il suo ex compagno, un uomo la cui furia non è stata frenata neppure dalle luci dell’insegna della Polizia di Stato.

Tutto è accaduto in pochi, concitati minuti. Erano passate da poco le ore piccole quando una donna, terrorizzata, ha raggiunto di corsa Corso Secondigliano. La sua meta era il citofono del Commissariato, l’ultima speranza per porre fine a un incubo che la stava inseguendo. Ma non è riuscita a premere quel pulsante. Alle sue spalle, come un’ombra inarrestabile, è piombato il suo ex, un 40enne napoletano già noto alle forze dell’ordine. L’uomo l’ha afferrata con violenza, strattonandola, cercando di trascinarla via da quell’unica via di salvezza.

Quello che l’aggressore non poteva sapere è che le sue azioni si stavano svolgendo sotto gli occhi elettronici e implacabili delle telecamere di video-sorveglianza del Commissariato. All’interno degli uffici, gli agenti in servizio hanno assistito in diretta alla scena agghiacciante proiettata sui monitor: la donna che tentava di chiedere aiuto, l’uomo che la bloccava con ferocia. Nello stesso istante, le urla della vittima hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti, che non hanno esitato a intervenire per soccorrerla e a richiamare a gran voce l’attenzione dei poliziotti.

L’intervento è stato fulmineo. Gli agenti si sono precipitati fuori dagli uffici e, seguendo le indicazioni, hanno raggiunto e bloccato l’uomo poco distante, sempre sul Corso Secondigliano, ponendo fine all’aggressione.

Una volta al sicuro all’interno del Commissariato, la donna, ancora sotto shock e tremante, ha potuto finalmente raccontare l’accaduto. Ha confermato agli operatori che l’uomo era il suo ex compagno e che quella non era la prima volta. Un copione di violenza che si ripeteva, un’escalation di maltrattamenti che l’aveva spinta, in un atto di estremo coraggio, a cercare rifugio proprio lì, nel luogo che più di ogni altro rappresenta la tutela dei cittadini. Lo aveva rincorsa, determinato a impedirle di denunciare l’ennesimo sopruso.

I successivi accertamenti hanno fatto emergere un quadro ancora più preoccupante. Il 40enne, infatti, non era un volto nuovo per gli archivi della Polizia. A suo carico risultavano già precedenti, anche specifici, per reati come maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Un profilo che testimonia una pericolosità sociale e una propensione alla violenza domestica già manifestate in passato.

Alla luce dei fatti inconfutabili, della testimonianza della vittima e dei suoi precedenti, per l’uomo sono scattate le manette. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tratto in arresto con le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La sua folle corsa è terminata così, proprio dove era iniziata: davanti a quel Commissariato che la sua vittima vedeva come un miraggio di salvezza.

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