Milano, 29 mar. (LaPresse) – “Da parte dello Stato c’è un’attenzione altissima. E’ evidente che il rischio c’è. Che sia aggravato per l’Italia è un discorso molto relativo. Per quanto riguarda i foreign fighters è previsto un rientro che non dovrebbe superare le 50 unità. C’è quindi una differenza rispetto agli altri paesi che hanno milioni di persone naturalizzate”. Così Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia, poco fa a Radio anch’io (Rai Radio 1) parlando del rischio terrorismo. “Gli sbarchi potrebbero essere un canale di rientro. La modalità attraverso la quale i migranti giungono nel nostro territorio per restare ma, per lo più, per muoversi verso altri paesi d’Europa è tale da non consentire una rilevazione certa del soggetto. E questo potrebbe consentire un passaggio occulto, mimetizzato, che renderebbe ancora più difficile l’individuazione dei soggetti pericolosi”.