Roma, 6 mar. (LaPresse) – Un cittadino tunisino è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato.
Con questa espulsione, la ventiseiesima del 2018, sono 263 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese, dal 1° gennaio 2015 ad oggi.
Si tratta di un 41enne tunisino, già residente a Vimercate (Monza/Brianza), emerso all’attenzione delle Forze di Polizia per i contatti avuti con un suo connazionale foreign fighter, localizzato in Siria nonché per aver esternato sentimenti di odio nei confronti dell’Italia e per la sua disponibilità a compiere un gesto eclatante.
Sulla base di tali informazioni, lo straniero era già stato espulso nel 2015 con un provvedimento del ministro dell’Interno emesso per motivi di sicurezza dello Stato.
Il 24 giugno scorso è stato individuato nel tentativo di rientrare in Italia dalla frontiera di Linosa (AG) insieme ad altri migranti tra cui un altro cittadino tunisino anch’egli precedentemente espulso per motivi di sicurezza nazionale.
In questa occasione è stato subito individuato e arrestato dovendo anche scontare una pena di 7 mesi e 28 giorni per furto aggravato e produzione di sostanze stupefacenti.
Per questi motivi, appena scarcerato, lo straniero è stato accompagnato presso il Centro per rimpatri di Torino e quindi rimpatriato, con accompagnamento nel proprio Paese, con un volo decollato dalla frontiera aerea di Palermo con un volo diretto ad Hammamet.