ROMA (LaPresse) – I Carabinieri del ROS stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Roma nei confronti del 29enne cittadino macedone Agim Miftarov. Il giovane è indagato per addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale.
L’indagato macedone si trovava ospite del Centro di Permanenza per il Rimpatrio sito in Palazzo San Gervasio (PZ)
Lì, era stato condotto il 27 aprile scorso dopo essere stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare disposta nell’ambito dello stesso procedimento penale. L’indagine è il risultato della sistematica ed approfondita analisi del web, condotta dal ROS sin dal 2009. Analisi finalizzata ad identificare profili social in suo a soggetti a rischio di radicalizzazione in chiave jihadista, in quanto contenenti materiale di propaganda riconducibile ad organizzazioni terroristiche di matrice confessionale. Come proprio l’autoproclamato Stato Islamico.
Mostrando l’indagato l’intenzione di lasciare il territorio italiano, il 27 aprile 2018 veniva effettuata la perquisizione del suo domicilio. Perquisizione che permetteva il rinvenimento di aeromobili a pilotaggio remoto (APR), abbigliamento militare e smartphone. L’analisi di questi ultimi consentiva di acquisire dati concreti in merito all’ipotesi di reato sopra citata. Ovvero che Agim si stesse auto-addestrando in vista di eventuali future iniziative terroristiche. Eventualmente anche in aree di crisi come la Siria. Come peraltro testimoniato dai numerosi filmati visionati dal cittadino macedone sull’uso di droni commerciali armati. Non solo, ma anche sulla fabbricazione di armi bianche e da fuoco. Nonché sulla realizzazione di dispositivi atti ad offendere (Taser) ricavati modificando e successivamente oggetti di uso comune.