ROMA – “La mattina del 29 gennaio del 1979 Emilio Alessandrini, sostituto Procuratore della Repubblica di Milano, mentre si stava recando in tribunale, veniva ucciso ad opera di un commando del gruppo eversivo Prima Linea. Magistrato che profuse il suo impegno nella lotta al terrorismo, in particolar modo all’eversione di destra. Era noto nella città di Milano e nell’intera magistratura per essere un giudice che aveva affrontato il problema “terrorismo”. Non solo in un’ottica giudiziaria ma cercando di comprendere il fenomeno dal punto di vista sociale”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Presidente della Repubblica ricorda il magistrato
“Illuminato servitore dello Stato, il giudice Alessandrini, barbaramente ucciso a soli 36 anni, ha agito come espressione di una nuova generazione di magistrati. Appassionata ed animata da forti sentimenti civili – aggiunge il Capo dello Stato -. E’ necessario non disperdere la memoria di quanto accaduto e l’insegnamento professionale ed umano legato a questo magistrato. Rievocare il suo assassinio richiama il senso etico di quanti hanno saputo opporsi ai nemici della convivenza civile nel Paese. Per costruire il futuro della nostra comunità, secondo principi di legalità e solidarietà umana.
A distanza di quaranta anni dal sanguinoso attentato in cui perse la vita, desidero rinnovare i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica ai suoi familiari, ai colleghi e agli amici che lo hanno conosciuto e stimato. E che in questi lunghi anni ne hanno sempre ricordato la passione, la sagacia e lo straordinario impegno nello svolgimento dell’attività professionale”, conclude.
(LaPresse)