Roma – “Sono un tunisino e un algerino gli ultimi due stranieri espulsi perché ritenuti contigui ad ambienti dell’estremismo islamico e pericolosi per lo Stato”.
Tunisino già detenuto per reati comuni
Un 27enne cittadino tunisino è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Milano Malpensa con volo diretto a Tunisi. In carcere era stato sottoposto ad osservazione per aver esultato alla notizia dell’attentato terroristico compiuto il 1° luglio 2016 a Dacca da un commando di jihadisti che aveva fatto irruzione in un ristorante prendendo in ostaggio i clienti ed uccidendo, tra gli altri, anche 9 cittadini italiani.
L’uomo aveva incitato in arabo i terroristi ad uccidere tutti gli infedeli
L’altro straniero espulso, 48anni algerino, era irregolarmente presente sul territorio italiano. L’uomo abitava in provincia di Milano ed era dedito ad attività criminali.
Attirava giovani di estrazione disagiata per lo più coinvolti nello spaccio di droga
Negli ultimi mesi aveva messo in atto una marcata opera di proselitismo a favore di una visione estremistica della religione islamica. “In particolare si era impegnato ad alimentare il risentimento nei confronti degli italiani e dei miscredenti, esaltando le azioni terroristiche perpetrate dallo Stato Islamico“, sottolinea la nota del Viminale.
Provvedimento di espulsione con contestuale trattenimento presso il Cpr
“Fermato lo scorso 18 gennaio a Milano, dopo un periodo di trattenimento presso un Cpr gli era stato intimato di lasciare il territorio nazionale. E’ stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino con volo diretto ad Algeri”, spiega la nota. “Con tale rimpatrio sono 328 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015 ad oggi, di cui 91 nel 2018“, conclude il ministero dell’Interno.