Roma, 27 apr. (LaPresse) – Con un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, è stata eseguita l’espulsione di un cittadino egiziano per motivi di sicurezza dello Stato. Lo rende noto il Viminale. Con questo provvedimento, sono 35 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio Paese nel 2018 e 272 quelle eseguite dal 1° gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religiosIn particolare, il 29enne cittadino egiziano, residente a Milano, era stato segnalato all’attenzione delle Forze di Polizia già nel 2015 nell’ambito degli approfondimenti svolti in direzione del circuito relazionale di un foreing fighter marocchino – anch’egli presente nel capoluogo lombardo prima di partire per la Siria – con il quale era in contatto sulla piattaforma facebook.
Il cittadino egiziano era stato individuato dal jihadista marocchino quale soggetto incline al compimento di azioni individuali, in ragione della sua visione radicale dell’Islam e del suo sostegno ideologico all’autoproclamato stato islamico. Inoltre, aveva mantenuto rapporti virtuali con un altro foreing fighter, sempre marocchino, verosimilmente deceduto tra il febbraio ed il marzo 2016 nel corso dei combattimenti nella città di Homs (Siria). Per questi motivi, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha firmato il decreto di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato per il cittadino egiziano che è stato rimpatriato, con accompagnamento nel suo Paese, con un volo decollato dall’aeroporto di Malpensa e diretto a Il Cairo.