Nuova scoperta della medicina: test del sangue per diagnosticare l’Alzheimer. Lo studio è pubblicato sulla rivista Neurology, il traguardo si deve a un team di scienziati della Washington University School of Medicine a St. Louis.
Lo studio
Il test si effettua su un prelievo di sangue (invece della tomografia a emissione di positroni – PET) per capire e misurare la concentrazione della proteina beta-amiloide (prima indiziata tra i presunti colpevoli della malattia) grazie ad una ‘spettrometria di massa’. Si è così capaci di predire chi si ammalerà di Alzheimer anni e anni prima dell’esordio dei sintomi della malattia.
La beta-amiloide plasmatica
E’ la proteina indicativa accumulata nel cervello. A questa informazione si aggiunge l’età della persona e la presenza o meno nel suo Dna del ‘gene’ ‘APOE4’, noto per moltiplicare il rischio di Alzheimer fino a 5 volte. Un test in grado di predire il rischio Alzheimer a basso costo e facilmente disponibile sul territorio.
La malattia
L’Alzheimer esordisce con i primi seri deficit di memoria solo molti anni dopo che i processi neurodegenerativi (innescati da vari meccanismi tra cui la sostanza beta-amiloide che si accumula nel cervello) si sono innescati. Questo lungo periodo di ”incubazione”, di fatto, renderebbe tardiva e quindi vanificherebbe l’azione di eventuali terapie che venissero sviluppate contro la demenza.