Teverola, processo al boss Picca, via agli interrogatori. Hanno testimoniato D’Angelo e ‘Piotta’

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TEVEROLA – Via al processo per il boss Aldo Picca. L’inchiesta che lo aveva riportato in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, lo scorso settembre aveva fatto scattare 32 misure cautelari e determinato il decreto di giudizio immediato per 30 imputati. Di questi, però, hanno scelto il dibattimento soltanto proprio Picca e Tobia Abategiovanni, che risponde di spaccio di droga. Ieri sono stati interrogati, in videocollegamento con l’aula del Tribunale di Napoli Nord, i collaboratori di giustizia Vincenzo D’Angelo e Antonio Lanza.

Le domande dei legali di Picca, detenuto in Calabria, sono state tese a dimostrare l’estraneità del boss all’associazione finalizzata allo smercio di droga che pure gli viene contestata. Si torna in aula a giugno per l’esame di alcune delle persone offese dalle condotte degli imputati, difesi dagli avvocati Vincenzo Motti e Patrizio Della Volpe. A rappresentare uno degli imprenditori parte civile nel processo c’è l’avvocato Mario Griffo.

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