Tifone Mangkhut sferza Hong Kong e arriva in Cina: 60 i morti

arrivato nel sud della Cina il tifone Mangkhut, dopo avere lasciato dietro di sé una scia di morte e distruzione nelle Filippine, e poi a Hong Kong e Macao.

(Photo by Philip FONG / AFP)
Hong Kong, 16 set. (LaPresse/AFP) – È arrivato nel sud della Cina il tifone Mangkhut, dopo avere lasciato dietro di sé una scia di morte e distruzione nelle Filippine, e poi a Hong Kong e Macao. Il bilancio provvisorio è di almeno 60 morti, di cui 59 nelle Filippine e uno a Taiwan. A Hong Kong invece, dove ha sradicato alberi e fatto oscillare i grattacieli, la tempesta più grande al mondo finora registrata nel 2018 ha ferito 213 persone. Infine ha toccato terra nella città cinese costiera di Jiangmen, nella provincia meridionale di Guangdong. Qui le autorità hanno evacuato 2,37 milioni di persone. Inoltre hanno ordinato a decine di migliaia di pescherecci di rientrare nei porti. Questo prima dell’arrivo di quella che i media cinesi hanno soprannominato “la regina delle tempeste”.

dunque

Nelle Filippine Mangkhut ha lasciato sott’acqua l’isola principale dell’arcipelago, quella di Luzon, dove i forti venti hanno fatto cadere alberi e le piogge torrenziali hanno causato frane. Qui si continuano a cercare vittime e si teme che siano morti circa 20 minatori rimasti intrappolati a seguito di una frana nei pressi della città settentrionale di Baguio. Nella città di Baggao, case demolite o scoperchiate, con strade sommerse dalla pioggia. Danni anche per l’agricoltura: dall’isola di Luzon proviene gran parte della produzione nazionale di riso e granoturco, ma il raccolto è stato rovinato dalle precipitazioni. Dopo le Filippine il tifone ha sferzato Hong Kong, dove è stata emessa un’allerta massima per venti che superavano 230 chilometri all’ora. Il livello dell’acqua si è innalzato nel famoso Victoria Harbour e nei vicini villaggi di pescatori, da cui centinaia di residenti sono stati evacuati. Quasi tutti i voli da e per Hong Kong sono stati cancellati e le scuole in città resteranno chiuse lunedì. Nella vicina Macao le autorità  hanno deciso per la prima volta nella storia di chiudere i 42 casinò della città. Anche qui strade allagate, con i soccorritori che hanno usato gommoni per attraversarle e portare aiuto ai residenti intrappolati.

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