Tim, Gubitosi: “Entro l’estate la scelta su Open Fiber. Il cda è unito”

I primi tre mesi dell'anno hanno visto un taglio del debito netto di 190 milioni di euro a 25,1 miliardi, con un free cash flow in forte miglioramento

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 04-05-2017 Roma Politica Trasmissione tv "Night Tabloid" Nella foto Luigi Gubitosi (commissario Alitalia) Photo Roberto Monaldo / LaPresse 04-05-2017 Rome (Italy) Tv program "Night Tabloid" In the photo Luigi Gubitosi

MILANO – L’epilogo della lunga telenovela sull’ipotesi di alleanza tra Tim e Open Fiber sulla rete in fibra ottica potrebbe arrivare “entro l’estate”. In conference call sui conti del primo trimestre, chiusi con risultati oltre le attese, l’amministratore delegato di Telecom Italia, Luigi Gubitosi, spiega che “la valutazione” insieme con Open Fiber è stata completata, ma “dobbiamo portare le opzioni possibili in comitato strategico e poi in cda”, quindi si agirà in base alle indicazioni del board.

Regna l’unità nel cda di Tim

Un consiglio “unito”, quello di Tim, in cui negli ultimi due mesi sembra reggere la tregua tra gli azionisti Elliott e Vivendi, scattata all’assemblea dei soci di fine marzo. “Il clima in cda è stato molto tranquillo negli ultimi due mesi e voglio ringrazinare i soci”, afferma Gubitosi.

L’analisi di Gubitosi

Il capo azienda risponde agli analisti forte dell’utile trimestrale di 165 milioni, in flessione del 3% ma oltre le attese, di un Ebitda di 1,8 miliardi, anch’esso in caduta ma meno delle stime, e del costo del debito “più basso a livello storico per Telecom Italia”, ricorda lo stesso top manager, che evidenzia come il piano resti “fattibile” in termini di obiettivi, con “la maratona” per la riduzione del debito che resta il principale target, insieme con taglio dei costi e stabilizzazione dei ricavi.

I nuovi obiettivi dell’azienda

I primi tre mesi dell’anno hanno visto un taglio del debito netto di 190 milioni di euro a 25,1 miliardi, con un free cash flow in forte miglioramento. Inoltre Gubitosi svela che Tim sta “esplorando” l’opzione di creare una joint venture con qualcuno nel credito al consumo. “Abbiamo invitato cinque istituti e nei prossimi giorni inizieremo le discussioni con loro per trovare un partner”, spiega il top manager.

Il progetto Open Fiber

Alle domande sulla trattativa sulla fibra, Gubitosi risponde che una Open Fiber ‘stand alone’ “avrebbe poco senso e pensiamo che potremmo avere un miglior Capex e servire meglio il Paese” se si arrivasse alla “soluzione migliore” che sarebbe quella di “combinare le due reti”. Anche se, sottolinea il capo esecutivo, “guardando alle analisi” mantenere il controllo sarebbe importante per Tim, “ci sono diversi modi per farlo” e “non ho mai detto”, precisa ancora l’a.d., che questo significhi avere il 100% di una eventuale ‘NewCo’ della rete.

La decisione entro la fine dell’estate

Qualunque saranno le valutazioni del cda, in ogni caso, soltanto dopo Gubitosi tornerà al tavolo con i soci di Open Fiber, Enel e Cdp – che ha anche il 9,9% di Tim -, per chiudere la questione. “Spero che dopo un paio di riunioni del cda e nel prossimo trimestre potrò dire di più”, chiosa Gubitosi. Sul tavolo del board di agosto sui conti del primo semestre ci sarà anche l’accordo con Vodafone, da cui Tim si attende sinergie annue tra 100 e 150 milioni di euro. I conti di gennaio-marzo sono stati diffusi ieri a mercati chiusi. Oggi il titolo reagisce con un rialzo del 2,25% a 0,4681 euro.

(AWE/LaPresse/di Lorenzo Allegrini)

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