MILANO (LaPresse) – Tim ha siglato oggi un protocollo d’intesa con i sindacati nazionali e territoriali SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL e le rappresentanze sindacali unitarie della Liguria. Intesa che ha l’obiettivo di agevolare le modalità di lavoro dei suoi circa 700 dipendenti di Genova e della provincia. A seguito del crollo del ponte Morandi.
La stretta di mano tra Tim e i sindacati
In particolare, il protocollo d’intesa prevede l’adozione di misure straordinarie di carattere temporaneo finalizzate a ridurre i disagi dei dipendenti. Sia negli spostamenti casa-lavoro, sia per quelli relativi allo svolgimento dell’attività professionale. Con l’intento di contribuire in questo modo a dare una risposta concreta allo stato di emergenza della città.
Flessibilità e riduzione dei disagi: il protocollo per i dipendenti di Genova
Gli ambiti di intervento dell’accordo riguardano infatti la flessibilità degli orari di ingresso e l’ampliamento delle opportunità di ricorso al lavoro agile. Da casa o presso una sede aziendale più vicina. Inoltre l’introduzione di navette per ridurre l’utilizzo di mezzi propri, la variazione temporanea del posto di lavoro. E la possibilità per i lavoratori part-time di modulare la propria prestazione lavorativa settimanale in maniera diversa. Concentrando la stessa solo su alcune giornate.
La parola al direttore
Per il personale tecnico, inoltre, l’azienda ha dato disponibilità a valutare le richieste di custodia temporanea dell’auto di servizio presso sedi più prossime al domicilio. Riccardo Meloni, direttore HR di Tim, ha dichiarato: “Di fronte alla tragedia del ponte Morandi a Genova, Tim ha espresso i suoi due valori fondamentali. Mettere le proprie competenze al servizio del Paese. Ripristinando in tempi brevissimi tutte le comunicazioni per Genova. E poi prendersi cura delle sue persone attraverso le migliori scelte per ridurre i disagi con soluzioni flessibili e innovative per i lavoratori. E in pieno accordo con i Sindacati”.