Roma (LaPresse) – E’ stata raggiunta nella notte l’intesa sul futuro di quasi 30 mila lavoratori di Tim. L’accordo è stato sottoscritto Uilcom-Uil e dalle Organizzazioni confederali: Fistel-Slc-Ugl congiuntamente con i rispettivi Coordinamenti nazionali Rsu.
Nella tarda serata di ieri è arrivato anche nella sede di via Fornovo del Ministero del Lavoro a Roma il ministro del lavoro, Luigi Di Maio.
Di seguito i principali punti dell’accordo riguardante la Tim
A) Cassa integrazione di 12 mesi per 29.736 lavoratori a rotazione per 26 giornate anno su base mensile tramutata in ‘solidarietà difensiva’ pari al 10% e medesimo meccanismo di una tantum precedente.
B) 4.500 esuberi strutturali sono completamente assorbiti dall’utilizzo di strumenti volontari di uscita con utilizzo isopensione.
C) Uscite volontarie così articolate:
– Isopensione sblocco accordo vigente per anno 2018. Ppossono uscire coloro che entro il 31 dicembre 2018 maturano nei successivi 4 anni il diritto a pensione cioè al 31 dicembre 2022 (circa 1.000 lavoratori).
– Isopensione nel biennio – 2019 / 2020 – rispetto a una base esodabile individuata di massime 4.000 unità.
– Chi esprima il consenso di aderire entro il 2019 e maturi il diritto a pensione il 31 maggio 2024 (può usufruire di uno scivolo di 5 anni e 6 mesi).
– Chi esprima il consenso di aderire entro il 30 novembre 2020 e maturi il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2025 (può usufruire di uno scivolo di 6 anni).
Quindi complessivamente potenziali 5.000 uscite volontarie.
D) Contestualmente impegno a settembre 2018 ad aprire un confronto per superare l’attuale regolamento aziendale unilaterale. Definire un secondo livello in maniera pattizia mettendo immediatamente al centro le seguenti tematiche. Si tratta di situazione livelli inquadramentali, part-time, dinamiche economiche e normative della parte On Field, smartworking.
Questo l’accordo per i lavoratori della Tim.
