ROMA – Vola in Borsa il titolo Telecom all’indomani dell’annunciata volontà del fondo americano Kkr di acquisire Tim. Un’avanzata decisamente contrastata dal principale socio di Tim, i francesi di Vivendi, che confermano il loro malumore per il possibile ingresso di Kkr. In particolare Vivendi parla di “offerta insufficiente che non rispecchia il valore reale dell’azienda”.
Accoglienza ben diversa viene riservata all’operazione da mercati e analisti. A fine giornata le azioni volano del 30,25% a 0,45 euro, appena sotto alla valutazione di 50 centesimi ad azione fissata da Kkr. Anche gli analisti di Equita guardano con favore all’arrivo del fondo americano anche se non nascondono gli ostacoli da superare. “Le dichiarazioni del governo sono al momento favorevoli. La reazione dei partiti politici è invece a nostro avviso il punto chiave da valutare, così come quella degli azionisti – rimarca Equita – secondo cui Vivendi detiene oggi un potere di veto di fatto sulle operazioni straordinarie”. In ogni caso, spiegano a Equita “pensiamo che possa essere tentata di accettare l’offerta negoziando la migliore uscita possibile. Tuttavia finora è improbabile che sostenga l’offerta”.
Una possibile via di uscita verrebbe dal ruolo di Cassa Depositi. “Se Cdp accettasse l`offerta di KKR, eliminerebbe l`impasse strategica di avere una posizione sia in TIM che in Open Fiber, rimanendo esposta solo a OF e mantenendo l`opportunità di rilanciare il progetto rete unica, soprattutto se KKR fosse a favore di una scissione della rete o fosse costretto a cedere il controllo della rete per il Golden Power. Pensiamo che offerte competitive siano improbabili data la complessità della situazione, anche se altri fondi stanno valutando il dossier e quindi non sono da escludere, anche alla luce della posizione di apertura del governo”. (LaPresse)