Tim, Vivendi attacca Elliot e chiede la revoca di 5 amministratori

Continua la battaglia per il controllo di Tim tra i francesi di Vivendi ed il fondo americano Elliott: i due gruppi controllano rispettivamente il 23,94% e il 9,4% del colosso delle telecomunicazioni italiane.

ROMA – Continua la battaglia per il controllo di Tim tra i francesi di Vivendi ed il fondo americano Elliott: i due gruppi controllano rispettivamente il 23,94% e il 9,4% del colosso delle telecomunicazioni italiane. Con una nota diffusa domenica, Vivendi ha ufficializzato la richiesta di revocare 5 amministratori dal Cda di Tim. La proposta mira a “restituire valore” all’azienda italiana, spiega Vivendi. Tecnicamente, il gruppo guidato da Arnaud de Puyfontaine presenta una sollecitazione di deleghe di voto. Prevista dalla legge italiana, con l’obiettivo di assicurarsi il sostegno necessario all’assemblea degli azionisti che si terrà tra circa un mese.

La decisione

Il prossimo 29 marzo, l’assemblea deciderà in merito alla proposta di Vivendi di revocare i cinque membri della lista Elliott presenti nel Consiglio di amministrazione. Ciò per sostituirli con cinque amministratori indipendenti. Delle cinque persone proposte da Vivendi, quattro saranno italiane “e nessuno con l’ambizione di candidarsi alla carica di amministratore delegato”, sottolinea il gruppo francese. La nuova composizione del Consiglio di amministrazione, spiega ancora il comunicato, “ristabilirà le condizioni e le garanzie necessarie per consentire una governance adeguata e mantenere le promesse”. Questo visto che il fondo americano, secondo Vivendi, avrebbe provocato “una distruzione di valore” di Tim, mettendo in pericolo la stabilità finanziaria e “beneficiando nel contempo del calo del prezzo delle azioni”. La soluzione, secondo il gruppo francese, passa per “un Consiglio di amministrazione indipendente che potrà godere della credibilità e della fiducia di tutti gli azionisti.

LaPresse

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