TOKYO – Ruggero Tita e Caterina Banti hanno vinto la medaglia d’oro nella vela nacra-17 ai Giochi Olimpici di Tokyo. Erano 21 anni, da Alessandra Sensini a Sidney 2000, che l’Italia non saliva sul podio più alto nella vela. Nella medal race gli azzurri sono giunti sesti. Un piazzamento sufficiente per lasciarsi alle spalle gli inglesi, medaglia di argento, giunti quinti.
“Sentire risuonare l’inno di Mameli sul podio olimpico è sempre una grande emozione, ma quando l’atleta è trentino la gioia diventa incontenibile”. Lo ha detto il presidente del consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder subito dopo l’oro conquistato a Tokyo dal velista trentino Ruggiero Tita nella vela. “La straordinaria impresa di Tita, che ha portato la prima medaglia olimpica in Trentino, ci riempie di orgoglio – prosegue Kaswalder -. Lo sportivo delle Fiamme gialle, laureato in ingegneria informatica all’università di Trento è un esempio di come il lavoro, l’impegno e la determinazione siano alleati preziosi nella crescita dei nostri giovani, non solo a livello sportivo, ma anche nella vita”.
(LaPresse)
