Tokyo 2020, Viviani bronzo nell’Omnium: “Felice dopo 2 anni difficili”

La pista di Tokyo porta ancora una medaglia all'Italia: dopo lo splendido oro nell'inseguimento maschile, un mai domo Elia Viviani conquista uno splendido bronzo nell'Omnium al termine di una gara appassionante e tiratissima.

Foto Gian Mattia D'Alberto / LaPresse

MILANO – La pista di Tokyo porta ancora una medaglia all’Italia: dopo lo splendido oro nell’inseguimento maschile, un mai domo Elia Viviani conquista uno splendido bronzo nell’Omnium al termine di una gara appassionante e tiratissima. La medaglia d’oro va all’inglese Matthews Walls con 153 punti, l’argento al neozelandese Campbell Stewart con 129, l’azzurro chiude con 124 punti beffato proprio nel finale. “Volevo una medaglia, sapevo che era dura e mi dispiace aver perso l’argento alla fine. Le energie erano al lumicino, avendo dato tutto prima, ma a vedere come era iniziata dobbiamo festeggiare”, ha commentato a caldo Viviani. L’atleta veronese sale sul podio olimpico di questa disciplina a distanza di cinque anni. Non era scontato, dopo il trionfo di Rio, perché il tempo passa per tutti e soprattutto perché la disciplina ha subito una trasformazione sostanziale: da sei a quattro prove, con una prevalenza per l’endurance.

Una giornata iniziata in sordina per l’azzurro, che nello scratch dominato da Walls rimane troppo coperto e chiude al 13° posto. La seconda prova va un po’ meglio, ma sempre lontano dagli standard propri. Vince l’olandese van Schip, davanti a Thomas e ancora Walls. Viviani fa parte della fuga che guadagna il giro ma non raccoglie punti e chiude ottavo. Per l’azzurro la lotta per le medaglie sembra lontana, ma nell’eliminazione arriva il colpo del grande campione: prima controlla e poi vince la prova risalendo posizioni nella generale, fino al sesto. “Con lo scratch sono partito veramente male. Avevo qualcosa che non andava. Non avevo gambe per seguire l’attacco giusto, né la testa per sprintare nel finale. L’eliminazione è stata la svolta: ho trovato la determinazione e l’entusiasmo e la fiducia in me”, ha spiegato Viviani.

Il campione olimpico di Rio nella corsa a punti finale estrae dal cilindro una prestazione sublime, che conferma il suo grande talento. Recupera oltre venti punti di distacco dal podio, lotta con determinazione e fino all’ultimo per un argento per poi mettersi al collo un bronzo per certi versi insperato dopo la prima delle quattro prove. “Mi dispiace aver perso l’argento ma nel complesso il bronzo è veramente un grande risultato, visto come si erano messe le cose”, ha detto ancora Viviani. “Questa medaglia vuol dire tanto, anche per la reazione che ho avuto durante tutta la gara. Sono stati due anni difficili, pieni di difficoltà. Mi auguro che questo bronzo sia il punto di partenza per un nuovo inizio”, ha aggiunto. Il riferimento magari è alla Madison di sabato, che vedrà lo stesso Viviani impegnato in pista insieme all’altro azzurro Simone Consonni andare a caccia di un’altra medaglia. “Siamo fiduciosi per l’americana di sabato perchè Elia sta bene e Simone si è sbloccato”, ha confermato il tecnico della pista Marco Villa. Per la serie, l’appetito vien mangiando.

di Antonio Martelli

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