MILANO – “Prosegue il mio giro in Sicilia. A chi mi continua ad attaccare dicendo che sono l’uomo dei no rispondo con il lavoro e con i fatti”. Lo scrive su Facebook il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli.
“A Caltanissetta ho incontrato le imprese subappaltatrici del comitato creditori di Cmc e le associazioni di categoria interessate dalle novità del decreto Sblocca cantieri – prosegue -. Abbiamo parlato delle misure messe a punto dal Governo per aiutare le ditte fornitrici in caso di crisi del contraente generale e far ripartire così i cantieri.
Abbiamo affrontato insieme i nodi dell’attuazione della norma sul fondo Salva imprese, che contiamo di portare a termine entro fine mese, e ho ribadito il pieno impegno del governo al loro fianco. Mi ha fatto un immenso piacere sentire un imprenditore dire che con noi al Governo ha constatato un cambio di passo che gli ha ridato fiducia”, sottolinea l’esponente M5S.
“Una fiducia che non tradiremo: non ci fermiamo finché non avremo trovato una soluzione che ristori le imprese e faccia ripartire i lavori”. “Questa è la filosofia che ci ha spinto a rivedere in alcune parti il Codice degli appalti, per renderlo più efficace, e a inserire novità normative, con il decreto Sblocca cantieri, per far ripartire le tante opere ferme che ci sono in Italia”, spiega Toninelli.
“A Caltanissetta, ad esempio, ho fatto una visita al Tribunale e ho appurato con mano quante e quali siano state le difficoltà di chi ogni giorno difende la giustizia in stabili fatiscenti e lasciati all’incuria per anni, senza che nessuno facesse nulla per risolvere la situazione. Ora – continua il post -, grazie all’intervento del mio ministero dopo anni di stasi, con il Provveditore Gianluca Ievolella abbiamo sbloccato i lavori non solo per l’ampliamento del Tribunale, ma anche per il rifacimento dello stabile attuale, che da anni si allaga alla prima pioggia”.
Il responsabile del Mit, poi, conclude: “Di situazioni simili ce ne sono ovunque e il nostro, il mio lavoro, è far sì che questo Paese malandato rialzi la testa, con una manutenzione dell’esistente per troppo tempo rinviata, e con la realizzazione di opere veramente utili”. (LaPresse)