Roma, 27 ago. (LaPresse) – “Come si è già detto, il capitale investito dalla maggior parte delle concessionarie era già stato ampiamente ammortizzato e remunerato. Questo tra la metà e la fine degli anni ’90. Pertanto, le tariffe avrebbero quantomeno potuto essere drasticamente ridotte”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, in audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite Ambiente e Lavori pubblici riguardo il crollo del ponte Morandi di Genova. “Invece, come abbiamo visto, le vigenti concessioni oggi sono state tutte rinnovate senza passare per una gara pubblica. Nonostante il parere contrario dell’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato, che aveva ritenuto lesive tali proroghe dei principi stabiliti a tutela della concorrenza e del mercato (atto di segnalazione del 22 maggio 1998, n. 135). E’ inutile dire che degli extraprofitti hanno beneficiato totalmente le società concessionarie. Ciò a discapito dei cittadini che hanno visto e vedono di volta in volta aumentare il costo dei pedaggi”.
poi ancora
“Tutte le Convenzioni Uniche sottoscritte nel periodo 2007 – 2008 sono state approvate per legge sotto i Governi di Centrosinistra e Centrodestra di quegli anni. Questa procedura ha di fatto escluso la valutazione da parte degli Uffici amministrativi preposti all’epoca ovvero ANAS, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell’Economia e delle Finanze. Quindi sullo stato attuale delle Convenzioni, essendo state escluse le Amministrazioni, la responsabilità è unicamente politica”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, in audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite Ambiente e Lavori pubblici riguardo il crollo del ponte Morandi di Genova.