Milano (AWE/LaPresse) – “Non bisogna drammatizzare”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in una conferenza stampa a Bali. “Bisogna stare tranquilli, abbassare i toni e avere fiducia in un compromesso”, ha detto Draghi in merito alla manovra italiana e alle regole Ue.
L’Italia fa l’opposto di quello che dovrebbe fare alzando il deficit in un momento in cui dovrebbe consolidare i conti pubblici. È l’ennesimo richiamo che arriva da Bali, in Indonesia, dove è in corso l’incontro annuale del Fondo monetario internazionale. Il capo del dipartimento europeo dell’Fmi, Poul Thomsen, tira le orecchie a Roma parlando con i giornalisti del deficit al 2,4% del Pil previsto per il 2019. “Pensiamo che un allentamento fiscale di tale portata in Italia nelle attuali circostanze non sia corretto”, dice Thomsen. Che chiede al governo di rispettare le regole dell’Unione europea con la sua legge di bilancio per il 2019. E di costruire un cuscinetto finanziario per garantire la stabilità.
Quello dell’Fmi non è il solo richiamo. Oggi a Bali c’è anche il presidente della Bce, Mario Draghi, che pur non nominando il Belpaese fa un chiaro riferimento, a sua volta, al rispetto degli impegni di riduzione del disavanzo. “L’ampia espansione in corso invita anche alla ricostruzione di buffer fiscali”, dice Draghi nel corso del suo intervento, allineandosi al Fondo. “Questo è particolarmente importante – prosegue il banchiere centrale – nei paesi dove il debito pubblico è alto. E per i quali la piena aderenza al Patto di stabilità e crescita europeo è critica per la salvaguardia di solide posizioni fiscali”. Inoltre l’ex numero uno di Bankitalia avverte che sulle riforme non vanno fatti passi indietro, semmai il contrario. “L’attuazione delle riforme strutturali – afferma Draghi – deve essere sostanzialmente rafforzata”.
La Fmi e Draghi si augurano che l’Italia non alzi il deficit
Al meeting del fondo partecipa anche il ministro delle Finanze, Giovanni Tria, accompagnato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Tria incontrato prima, in mattinata, il segretario al Tesoro statunitense, Steven Mnuchin. L’inquilino di via XX Settembre, spiega il Mef, illustra all’omologo Usa “lo spirito e i contenuti della manovra di bilancio per il 2019, mirata al rafforzamento della crescita economica italiana”. Non solo. Tria sottolinea la “determinazione a proseguire sul sentiero della riduzione del rapporto debito/Pil” e “la volontà di avere un ruolo attivo e positivo nel processo di rafforzamento dell’euro e dell’Ue”.
In generale, Tria cerca di rassicurare i partner internazionali dell’Italia, garantendo da Bali il rispetto delle regole europee e ricordando che l’Italia resterà sotto il 3% di disavanzo. Visco assicura che i fari su Roma sono più di ‘attenzione’, che di preoccupazione. “Tutto ciò che riesce a mettere l’economia italiana su un sentiero di crescita elevato, mantenuto nel tempo ed equilibrato è benvenuto”, dichiara il numero uno di Bankitalia.