TORINO – Sono 51 le persone denunciate dalla guardia di finanza di Torino e Asti, nel corso delle indagini sul fallimento delle società facenti capo a Marco Marenco. ‘Re del gas’ ed ex patron dello storico e prestigioso marchio di cappelli ‘Borsalino’. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, secondo la guardia di finanza, seconda in Italia solo a quella di Parmalat. Ai danni di 12 aziende del gruppo, operanti nei settori dell’import-export di gas naturale e della produzione di energia elettrica.
Nel corso dell’inchiesta hanno anche sequestrato beni in via preventiva per un valore complessivo di 107 milioni di euro. Hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini, che hanno messo in luce un crac societario di oltre 4 miliardi di euro. Nonché condotte distrattive per circa 1 miliardo e 130 milioni di euro. I provvedimenti sono giunti al termine di indagini condotte dai nuclei di polizia economico-finanziaria di Torino e di Asti. E coordinate dal procuratore di Asti, Alberto Perduca, e dal pubblico ninistero Luciano Tarditi.
(LaPresse)