TORINO – Un Patto per pensare al futuro di Torino per risanare le finanze della città e puntare a nuovi investimenti. E’ quello siglato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo. La città riceverà un contributo di un miliardo e 120 milioni di euro distribuiti in 20 anni sino al 2042.
“Torino – evidenzia Draghi – è stata spesso un laboratorio dove ricercare soluzioni innovative a cambiamenti epocali. Questa è la storia di Torino – e vogliamo che continui ad esserlo”. A questo proposito ricorda: “Voi torinesi – in particolare i più giovani – avete mostrato di saper reinventare la vostra città in una direzione più solidale, più sostenibile. Di voler lavorare in industrie innovative – dove ‘domina il progresso, dove si fa luce la bellezza’, come diceva Adriano Olivetti”. E proprio ai torinesi rivolge un appello: “Continuate a unire le vostre intelligenze e a dedicare il vostro entusiasmo a questi obiettivi. I prossimi anni devono segnare l’inizio di una nuova sperimentazione. Per Torino, e per tutta l’Italia”.
La città, ricorda il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, “soffre un elevato livello di indebitamento, il più alto tra le città italiane, circa 3mila 800 euro pro-capite”. Le sfide da fronteggiare “sono rilevanti” e c’è “il bisogno che i territori superino i nodi che ostacolano il percorso di crescita economica e sociale”. Con il Pnrr “vogliamo fornire – sottolinea Draghi – i mezzi per affrontare le grandi trasformazioni in atto – come il cambiamento climatico – i cui effetti sono evidenti anche qui”, sottolinea ricordando i 110 giorni di siccità vissuti in regione, poi seguiti da forti grandinate.
Per l’area del Po, lungo tutto il suo corso, sono destinati 360 milioni e altri 145 milioni andranno al Piemonte per tutelare ulteriormente le risorse idriche. Con il Piano di ripresa e resilienza “interveniamo per rendere i quartieri di Torino – oltre a quelli di altri Comuni nell’area metropolitana – ancora più inclusivi, moderni, sostenibili”. E ancora: “I fondi – un totale di quasi 44 milioni per la sola Torino – servono anche a manutenere le strade e le scuole, a realizzare aree verdi e collegamenti ciclabili. Stanziamo ulteriori 113 milioni per la rigenerazione urbana”, aggiunge.
Senza dimenticare “due pilastri dello stato sociale: la scuola e la sanità. Al Piemonte destiniamo 128 milioni per la costruzione di asili nido e 33 milioni per le scuole per l’infanzia” e “investiamo nella medicina territoriale per fornire una maggiore copertura e un’assistenza più mirata, essenziali in un territorio montuoso come quello piemontese”.
Lo Russo ricorda che “in questo difficile contesto si inserisce l’opportunità del Pnrr” e “nei prossimi mesi, a Torino ingenti risorse verranno investite nella rete delle biblioteche comunali, nelle manutenzioni delle aree verdi, per le strade, le scuole, i mercati, gli impianti sportivi e le piscine”.
Draghi, durante la sua giornata torinese, si è recato anche al Sermig e alla Nuvola Lavazza. La visita del premier “è importante per Torino, è importante vedere come il Paese, la Regione e la Città stiano lavorando bene insieme, che è la premessa per cui si riescano a fare delle cose importanti”, sottolinea il presidente di Exor, John Elkann.(LaPresse)