TORINO – Le ‘operazioni’ di manomissione delle videoslot venivano effettuate di notte. Lontano da occhi indiscreti, il gestore degli apparecchi smontava le schede all’interno. E ne inseriva altre illegali e non collegate alla rete dei Monopoli, con il solo fine di evadere completamente le tasse. A scopire quindi la frode frode, nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino. Ed ha portato poi alla denuncia di un amministratore di una società torinese. Proprietaria di centinaia di slot dislocate un po’ in tutto il nord Italia ed al sequestro di una ventina di apparecchi abusivi.
I finanzieri del gruppo Torino, che hanno condotto le indagini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno perquisito la sede della società. Ubicata nei pressi di corso Palermo nel capoluogo piemontese. Oltre alla documentazione fiscale, ora al vaglio degli inquirenti, hanno anche sequestrato 150 schede telematiche, di dubbia provenienza. Pronte per essere inserite all’interno degli apparecchi sprovviste delle autorizzazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
(LaPresse)