TORINO (LaPresse) –“Le Olimpiadi invernali del 2026 sarebbero per Torino, per l’intero Piemonte un grande strumento di sviluppo e di promozione dei territori. Permetterebbero alla montagna di costruire nuovi rapporti con la città. Metterebbero a frutto, in modo sostenibile, gli impianti esistenti e il grande lavoro fatto dal 2000 a oggi. Lavoro fatto per collocare il Piemonte al centro di un percorso internazionale che ha aumentato l’attrattività turistica del capoluogo e delle località alpine. Ciò, grazie ad un impegno costante delle Unioni montane e di tutti i Comuni”. Lo afferma il Presidente Uncem Piemonte Lido Riba, mentre si attende la decisione del Coni sulla città da candidare per i Giochi del 2026.
“Il Piemonte, con Torino e anche altre aree come quella Cuneese, hanno un appeal turistico crescente”
“Costruito negli anni grazie anche a importanti investimenti. Questo impegno va assolutamente valorizzato e non disperso in questa delicata fase. Siamo l’area italiana più credibile e il dossier dell’architetto Sasso, con il quale Uncem ha lavorato in passato per la rivitalizzazione dei borghi alpini, punta su riuso, valorizzazione del paesaggio e del rapporto città-montagna. Uncem si unisce alle Associazioni di categoria, agli Enti locali, in primis l’Unione montana Via Lattea guidata da Maurizio Beria e dai Sindaci dei Comuni olimpici, nel comporre un sistema vincente verso la scelta del Coni e poi verso la definitiva candidatura al Cio. Faremo la nostra parte fino in fondo, in accordo con la Regione e con il Comune di Torino”.