Tornano le bombe dei clan: devastato un barber shop

AFRAGOLA – La camorra alza il tiro. Bomba carta distrugge la porta d’ingresso del negozio “The Barber Shop di Rosmini Antonio” e danneggia gravemente un’automobile parcheggiata nelle vicinanze. L’episodio si è verificato in via Vincenzo Majello, nella notte tra lunedì e ieri. La zona residenziale del centro storico si è improvvisamente trasformata nel teatro di un grave atto intimidatorio. La detonazione, avvenuta intorno alle 3, è stata così violenta da mandare in frantumi la vetrina della barberia e svegliare di soprassalto l’intero vicinato. Per fortuna, non ci sono stati feriti, ma i danni materiali sono ingenti. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Afragola, che hanno avviato le indagini. Gli investigatori stanno acquisendo testimonianze e analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona per individuare gli autori del gesto. Si lavora per ricostruire la dinamica dell’evento e, soprattutto, per capire il movente di un’azione che ha tutte le caratteristiche di un atto intimidatorio. L’ipotesi più accreditata al momento è che l’attentato sia legato al racket delle estorsioni, piaga che ad Afragola e nell’area nord di Napoli continua a seminare paura tra i commercianti.

La vicenda si inserisce in un quadro preoccupante: il “pizzo di Natale”, pratica che vede i clan camorristici intensificare la loro pressione sui commercianti durante il periodo natalizio. Le festività rappresentano, per le organizzazioni criminali, un’occasione per incrementare i guadagni estorcendo denaro con minacce e atti violenti. La bomba carta esplosa in via Maiello potrebbe essere un messaggio intimidatorio, una risposta a un rifiuto o un avvertimento per altri commercianti della zona. Non è la prima volta che Afragola viene colpita da episodi simili. Negli anni scorsi attacchi di questo tipo si sono moltiplicati, sempre con l’intento di imporre il controllo criminale sulle attività commerciali locali.

Le forze dell’ordine, da tempo impegnate in un’intensa attività di contrasto alla criminalità organizzata, stanno moltiplicando gli sforzi per arginare il fenomeno del racket. Ma la collaborazione dei cittadini è fondamentale: denunciare episodi di estorsione è il primo passo per spezzare il muro di omertà che, troppo spesso, alimenta l’impunità dei clan. “Non è la prima volta che Afragola ed i territori dell’hinterland a Nord di Napoli vengono svegliati di soprassalto dai boati delle bombe – commentano il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e a Salvatore Iavarone, rappresentante locale di Europa Verde – Boati che avrebbero dovuto da tempo risvegliare anche l’attenzione di una parte troppo distratta delle Istituzioni più interessata a finire sui giornali per i casi eclatanti che a debellare la camorra che di certo non esiste solo a Caivano. Quando esplodono le bombe significa solo che si è inceppata la macchina parassitaria dei clan che quando invece agiscono nel silenzio fanno affari d’oro. Sarebbe allora che bisognerebbe essere più determinati nella lotta”. “Saranno i carabinieri, diretti dal maresciallo Raimondo Semprevivo, ad accertare quanto è successo e, soprattutto, a chiarire se l’esplosione è dovuta in qualche modo alle richieste estorsive dei clan che, come sempre, a ridosso di Natale tornano a far sentire la loro voce – osserva il consigliere comunale Antonio Iazzetta – E chi non vuole ‘ascoltare’ viene ripagato con una bomba”.
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