MILANO – L’occasione per presentare il fiore all’occhiello della campagna acquisti Simone Verdi diventa il palcoscenico in cui va in scena un nuovo braccio di ferro tra la proprietà e Nicolas Nkoulou. Il Toro è in vetta alla classifica – unica squadra a punteggio pieno insieme alle corazzate Toro e Inter – e si gode l’ultimo arrivato, o meglio ritornato, visto che l’esterno offensivo di scuola Milan è passato da queste parti tra il 2011 e il 2013. Ma a scuotere il clima di quiete attorno al Filadelfia è il caso legato al difensore camerunense, rimasto a Torino nonostante si sia chiamato fuori per il debutto in campionato contro il Sassuolo chiedendo la cessione.
La linea dura del presidente Cairo
Urbano Cairo ha confermato la linea dura trattenendo il giocatore, che dalle colonne dell’Equipe ha rotto il silenzio spiegando le proprie ragioni. “Per me, un uomo lo riconosci dal rispetto della sua parola. Sfortunatamente, mi sono reso conto che gli impegni sono difficili da mantenere – l’affondo dell’ex giocatore dell’Olympique Marsiglia – Così ho preso atto che i miei dirigenti hanno rifiutato di nuovo la mia cessione quest’estate”. In ogni caso il calciatore è pronto a mettersi alle spalle le polemiche dell’ultimo periodo. “Fedele ai miei principi, torno al lavoro senza che questi eventi influiscano né sulla mia motivazione né sulla mia professionalità – ha sottolineato – Figuriamoci difendere ardentemente i colori di Torino. Perché la sua storia e i suoi tifosi lo meritano”.
Gelo tra Verdi e Nkoulou
L’uscita pubblica di Nkoulou non è piaciuta però al presidente granata, che ha ribadito come per far rientrare il caso siano necessarie le scuse “nel rispetto della società, del mister e dei compagni”. Poi ha ulteriormente precisato: “Se avessimo ricevuto una offerta straordinaria ne avremmo parlato con lui – ha evidenziato Cairo – Poi è saltata fuori questa promessa di chi allora era il direttore sportivo. Ma io non ne sapevo nulla. E certamente non potevo cedere il giocatore a squadre concorrenti e a condizioni di mercato non giuste”. La Roma e Gianluca Petrachi, ex ds granata, non vengono citati apertamente ma il riferimento è alquanto chiaro. A conferma che il caso non è chiuso. Almeno non ancora.
(LaPresse/di Alberto Zanello)