TORRE ANNUNZIATA – Non ce l’ha fatta Nunzio Arcella, il 17enne nato a Trecase e residente a Torre Annunziata, rimasto gravemente ferito nel drammatico incidente stradale avvenuto nella notte del 12 agosto lungo via Nazionale, al confine tra la città oplontina e Torre del Greco. Dopo sei giorni di disperata lotta tra la vita e la morte, il cuore del ragazzo ha cessato di battere, lasciando la famiglia, gli amici, i compagni di scuola e un’intera comunità nello sgomento più profondo. Un destino crudele, arrivato in piena estate, quando la spensieratezza dei diciassette anni avrebbe dovuto tradursi in sogni, progetti e risate condivise. Invece, quella notte, la strada si è trasformata in trappola mortale.
Nunzio viaggiava in sella a uno scooter insieme a un coetaneo quando, per cause ancora in fase di accertamento, il mezzo si è scontrato violentemente con un’auto proveniente dalla corsia opposta. L’impatto, violentissimo, ha sbalzato entrambi i ragazzi a diversi metri
di distanza, scaraventandoli rovinosamente sull’asfalto. Le condizioni di Nunzio erano apparse subito disperate: soccorso in gravissime condizioni, è stato ricoverato in ospedale, dove ha lottato con tutte le sue forze. Una lotta durata sette interminabili giorni, vissuti dalla famiglia e dagli amici in un’attesa straziante, sospesi tra la speranza e la paura. Fino a ieri, quando la notizia più temuta ha squarciato il silenzio: Nunzio non ce l’ha fatta.
Il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha affidato ai social un messaggio intriso di dolore e cordoglio: “Torre Annunziata piange
l’ennesima giovane vittima della strada. Dopo aver lottato per giorni tra la vita e la morte, si è spento a soli 17 anni Nunzio Arcella, coinvolto in un incidente stradale avvenuto la settimana scorsa. È una ferita profonda, per la famiglia, per la comunità scolastica e per l’intera città. A nome dell’amministrazione comunale, della giunta, del presidente del consiglio e di tutti i consiglieri comunali, rivolgo le più sentite condoglianze ai familiari e a quanti conoscevano Nunzio”. Parole che riflettono un dolore collettivo, quello di una città stanca di contare giovani vite spezzate sull’asfalto. Un dolore che si allarga anche all’ambiente scolastico.
Nunzio frequentava il Liceo Pitagora, che lo ha ricordato con un messaggio intriso di affetto e malinconia: “La sua prematura scomparsa lascia nei nostri cuori un silenzio profondo. La dirigente scolastica, professoressa Olimpia Savarese, i docenti, i compagni di classe con tutti gli amici di Istituto, il personale scolastico tutto, ne ricorderanno sempre la gioiosità, la sensibilità e il sorriso che hanno arricchito le giornate scolastiche. In questo momento di immenso dolore, ci stringiamo tutti in un abbraccio silenzioso e affettuoso alla sua famiglia, certi che il suo ricordo resterà indelebile nei nostri cuori”. Un pensiero struggente è arrivato anche dall’Istituto Comprensivo “D’Angio” di Trecase, dove il giovane aveva frequentato le scuole medie. Il dirigente scolastico Clotilde Zampagnaro ha voluto sottolineare le qualità che rendevano speciale il ragazzo: “Sempre corretto, sorridente, semplice e con un cuore d’oro, ti stavi affacciando alla vita con la tua inconfondibile positività e forza. Non è facile trovare parole adatte in una circostanza come questa… dal profondo del nostro cuore ti giungano gli abbracci dei tuoi professori che tanto ti hanno apprezzato e seguito, anche dopo che sei andato via, perché eri un alunno speciale”.