Torre del Greco – da un sogno d’amore ad un incubo di violenza. Otto anni fa, lei aveva diciassette anni e gli occhi pieni di speranza per il futuro con il suo fidanzato diciannovenne. Oggi, a distanza di anni, quel sogno si è trasformato in un incubo fatto di botte, insulti e terrore. Una storia di violenza domestica che ha visto protagonista un 27enne, arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia.
La coppia, che conviveva con la madre della donna e un figlio di tre anni, sembrava vivere una vita serena. Ma dietro le apparenze si nascondeva una realtà ben diversa. L’uomo, lavoratore marittimo, tornava a casa dopo lunghi periodi in mare, scaricando tutta la sua rabbia sulla compagna e sulla suocera.
Le violenze erano diventate frequenti: schiaffi, calci, strattonamenti, persino l’uso di un casco da motociclista come arma. La donna veniva isolata, privata dei contatti con le amiche, costantemente umiliata e minacciata. Il culmine si è raggiunto pochi giorni fa. Al rientro da una traversata, l’uomo ha aggredito nuovamente la compagna, strappandole i capelli e buttandola a terra. La scena è stata ripresa dalla suocera, terrorizzata, con un video di pochi secondi che mostra la violenza inaudita. Un calcio alla pancia ha fatto svenire la donna, interrompendo la registrazione.
Le grida strazianti della vittima hanno però attirato l’attenzione dei vicini, che hanno immediatamente allertato il 112. I Carabinieri sono intervenuti tempestivamente, arrestando il 27enne. Il video, mostrato ai militari, ha rappresentato una prova inconfutabile della violenza subita dalla donna. Per lei, lesioni guaribili in cinque giorni; per lui, le porte del carcere di Poggioreale con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Una storia che lascia un profondo senso di amarezza e che lancia un monito sulla necessità di contrastare la violenza domestica, proteggendo le vittime e punendo i colpevoli.