PARIGI – La Torre Eiffel di Parigi rimane chiusa per lo sciopero degli addetti del monumento contro le ‘file mostruose’. I lavoratori protestano contro le nuove politiche di accesso al sito, che creano criticità per le attese. L’attrazione più visitata della città rimane chiusa al pubblico. E’ il secondo giorno che i turisti rimangono a bocca asciutta in piazza Campo di Marte. Lo sciopero sarebbe dovuto terminare il primo di agosto ma si è invece protratto fino ad oggi. I sindacati sono al lavoro negoziare una soluzione insieme all’amministrazione del sito.
L’origine della protesta per le ‘code mostruose’
Sono le prenotazioni ad aver portato all’ingrossamento delle file. Gli ‘ingorghi’ vengono causati dall’utilizzo dell’ascensore che porta in cima alla Torre Eiffel. Sono due le file per l’accesso al sito, ognuna delle quali porta a un ascensore differente. Uno per i possessori del biglietto regolare, l’altro riservato a chi ha effettuato la prenotazione sul sito internet. Il montacarichi ‘riservato’ non può venire utilizzato dai turisti sprovvisti di prenotazione. La situazione all’apparenza crea però non pochi problemi. La decisione dell’amministrazione del sito, di portare il numero di prenotazioni fino al 50% degli ingressi disponibili, ha creato dei veri e propri ingorghi nelle file. Nelle ore in cui non si raggiunge un picco di turisti l’ascensore sale per metà vuoto, lasciando decine di turisti a terra.
La risposta dell’amministrazione della Torre
“Siamo consapevoli della delusione provata dai visitatori a causa delle chiusura del monumento” ha dichiarato il Sete, azienda in parte controllata dalla città di Parigi che gestisce il sito. “Lo sciopero degli addetti ha un impatto negativo sull’immagine della città e del monumento” hanno quindi commentato. I visitatori sono stati contattati dall’amministrazione per eventuali rimborsi e chiarimenti. La direzione invita inoltre a visitare la pagina web, per rimanere aggiornato sull’apertura del sito.