MADRID – Gli intoccabili sono tali solo fino a quando qualcuno non si spinge più in là. Oltre le proprie capacità, arrivando a toccare cime inimmaginabili. Pietro Mennea e Filippo Tortu. Il primo è la leggenda, tra gli sportivi italiani più grandi della storia. Forse, perché no, il più grande di tutto. Ma il secondo, un ragazzino di 20 anni appena, ha fatto meglio. Dove? Sui 100 metri. Il record italiano è suo. E’ del brianzolo Tortu.
Filippo Tortu entra nel mito della corsa italiana
L’inarrivabile, almeno fino a ieri, 10″01 stabilito da Mennea a Città del Messico – nel 1979 – aveva già iniziato a vacillare da qualche settimana. Prima il 10″03 a Savona, il 23 maggio. Poi il 10″04 a Roma, una settimana dopo. Insomma, Pippo ci si era messo d’impegno per scavalcare la leggenda ed entrare nel mito. Il papà-coach Salvino, ex velocista, ne ha corretto i pochissimi difetti. E così, ieri, Tortu ha marchiato a fuoco il suo nome nella storia di questo sport. Una progressione bellissima di ‘9’: 9″99. E’ questo il tempo che il 20enne ha stabilito nella gara-regina. Riuscendo a fare ciò che nessun italiano aveva mai fatto. Sfondare la barriera dei 10″. A Madrid ha trionfato il cinese Bingtian Su (9”91). Ma il risultato raggiunto da Tortu va ben oltre il secondo posto. E’ un biglietto diretto per la storia.
La gioia indescrivibile del nuovo fenomeno italiano
“Sono veramente contentissimo, è quasi indescrivibile la gioia che sto provando – ha commentato Tortu dopo la gara – Sapevo di potercela fare, ma per me il record di Mennea è sempre rimasto un sogno da quando ero bambino. Devo ringraziare tutti coloro che sono venuti qui con me, che ci credevano forse anche più di me. L’obiettivo della stagione restano gli Europei, adesso non penso al tempo che ho fatto e mi concentro su Berlino”. Questi momenti, è facile immaginarlo, Filippo non li scorderà mai. Ma adesso è tempo di confermarsi e, perché no, di migliorarsi. Il prossimo impegno lo vedrà ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, la prossima settimana. Per lui il primo test con la staffetta 4×100, provando a contendere l’oro europeo a Gran Bretagna e Francia.