Milano (LaPresse) – Dopo Fernando Gaviria e Peter Sagan, la maglia gialla cambia di nuovo padrone nella terza tappa del Tour de France. L’attesa cronosquadre di Cholet crea meno distacchi del previsto (con le prime cinque squadre racchiuse in appena 11 secondi). Ed incorona la Bmc, che si impone in 38’46”, a oltre 55 di media all’ora, con 4” di vantaggio sul Team Sky e 7” sulla Quick-Step. Greg Van Avermaet indossa così il simbolo del primato, con lo stesso tempo del compagno di squadre Tejay Van Garderen e 3” di margine su Geraint Thomas. “Cercheremo di tenere la maglia gialla il più a lungo possibile – ha dichiarato il campione olimpico di Rio 2016 – Speriamo di ricevere l’aiuto delle squadre dei velocisti. Nei prossimi due giorni ci sono tappe che mi piacciono”.
Froome allunga sugli avversari
La prova contro il tempo fa sorridere e non poco Chris Froome che, eccezion fatta per Richie Porte, capitano della Bmc, guadagna su tutti i diretti rivali. In particolare Vincenzo Nibali e Romain Bardet, gli sconfitti di giornata che hanno accusato un ritardo nell’ordine del minuto dal vincitore dell’ultimo Giro d’Italia. “Possiamo essere soddisfatti – ha ammesso il keniano bianco – Sono contento della prova degli altri compagni di squadra, mi sento bene”.
La Bahrain-Merida ha chiuso pericolosamente con appena 4 uomini (hanno tagliato il traguardo insieme a Nibali Domenico Pozzovivo e i fratelli Gorka e Ion Izaguirre). Ma lo ‘Squalo dello Stretto’ non si perde d’animo. “Abbiamo salvato il salvabile”, ha dichiarato il siciliano, arrivato a 1’06” dalla Bmc, in un concetto ripreso anche dal francese della AG2R La Mondiale, andato anche peggio (1’15”). “E’ andata come ci aspettavamo – ha sottolineato – Sono sollevato”.
Distacchi minimi invece tra gli altri uomini di classifica. Adam Yates e Tom Dumoulin sono arrivati in scia a Froome grazie all’ottima peformance della Mitchelton e della Sunweb. Rigoberto Uran (secondo l’anno scorso) ha perso una trentina di secondi. Mentre la Movistar, da Landa a Quintana a Valverde, ha accusato un ritardo di 50 secondi. Distacchi risicati, in attesa dei primi verdetti in montagna. Martedì però toccherà ancora una volta alle ruote veloci. La quarta frazione di 195 km da La Baule a Sarzeau vedrà infatti nuovamente protagonisti i velocisti.
Alberto Zanello