Traffico di droga tra Napoli e Torre Annunziata, 15 arresti

NAPOLI – Gli agenti di polizia e i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli Fabrizio Finamore, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 15 indagati gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, ricettazione, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di arma da fuoco, accensioni ed esplosioni pericolose e trasferimento fraudolento di valori.

Le indagini condotte da personale della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Napoli e dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare l’esistenza di due organizzazioni criminali, una satellite dell’altra, operanti a Napoli e Torre Annunziata: il primo sodalizio, con base logistica nel quartiere “Arenaccia”, grazie a contatti con l’Alleanza di Secondigliano, commercializzava “all’ingrosso” lo stupefacente nei mercati clandestini partenopei attraverso corrieri che utilizzavano veicoli dotati di doppifondi occulti, appositamente realizzati da un carrozziere di fiducia completamente sconosciuto al Fisco.

Il secondo sodalizio, con base operativa a Torre Annunziata, si riforniva stabilmente dalla prima organizzazione e distribuiva ingenti partite di narcotici ad acquirenti che lo destinavano alle piazze di spaccio della città oplontina e dei Comuni limitrofi, spingendosi sino a Salerno. Nel corso delle attività investigative sono stati arrestati in flagranza di reato 7 indagati ed è stato sottoposto a sequestro quasi un quintale di sostanza stupefacente (cocaina e hashish), nonché una pistola con matricola abrasa, due caricatori, 33 cartucce e somme di denaro contante per oltre 820 mila euro. Uno dei corrieri utilizzati dal gruppo napoletano per le consegne del narcotico, dopo l’arresto in flagranza di reato, ha continuato a mantenere rapporti con il sodalizio attraverso dispositivi telefonici illegalmente introdotti in carcere. Contestualmente alle misure cautelari personali è stato eseguito il sequestro preventivo di due attività commerciali di via Arenaccia, il bar ‘Alexander’ Cafè e la pizzeria ‘Serenella’ fittiziamente intestate a soggetti incensurati, dove gli indagati si incontravano abitualmente per pianificare i traffici illeciti e per ricevere gli ordinativi dei clienti, nonché un motoveicolo e un autoveicolo nella disponibilità del promotore del sodalizio napoletano, che secondo le accuse pare sia Alessandro Corrado, 46enne residente in via Arenaccia.

Nel collegio difensivo anche l’avvocato Antonio Iorio del Foro di Torre Annuziata. Il legale difende Giuseppe Panariello, 36enne di Castellammare di Stabia, Nino Gemignani, 34enne di Torre Annunziata e Orsolo Polise, 32enne di Boscoreale. Lo stabiese venne arrestato anche un anno fa per droga. L’avvocato Iorio riuscì a ottenere, nonostante il rinvenimento da parte delle forze dell’ordine di un chilo e mezzo di cocaina, la scarcerazione dell’indagato con conseguente autorizzazione per recarsi al lavoro. Poco meno di un anno dopo Giuseppe Panariello è finito di nuovo nei guai con la giustizia.

Le riunioni organizzative avvenivano nel bar e nel ristorante: locali sequestrati

Gli uomini della Guardia di finanza hanno eseguito il sequestro preventivo di due attività commerciali di via Arenaccia, il bar ‘Alexander’ Cafè e la pizzeria ‘Serenella’ fittiziamente intestate a soggetti incensurati, dove gli indagati si incontravano abitualmente per pianificare i traffici illeciti e per ricevere gli ordinativi dei clienti.

Le indagini culminate con l’arresto di 15 indagati a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, ricettazione, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di arma da fuoco, accensioni ed esplosioni pericolose e trasferimento fraudolento di valori prendono origine da un curioso fatto di cronaca avvenuto il 6 agosto 2021 a Capri. Tre anni fa Alessandro Corrado, uno degli indagati, uccise un gabbiano mentre era in spiaggia sull’isola di Capri con altre persone. L’uccello fu punito per essersi impossessato del panino di un bambino del gruppo di Corrado. Ne nacque una rissa con alcuni turisti spagnoli che assistettero all’assalto al gabbiano. Sul posto giunsero agenti di polizia e della Municipale. Pare che da successivi accertamenti su Corrado sia nata l’inchiesta culminata con gli arresti effettuati ieri.

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