Tragedia a Casavatore: 25enne in bici travolto e ucciso, caccia al pirata della strada

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

CASAVATORE – Una scia di sangue sull’asfalto gelido di via Marconi ha segnato l’ennesima tragedia della strada nella notte. Erano le 00:48 quando la quiete di questa arteria dell’hinterland napoletano è stata squarciata dal rumore sordo e violento di un impatto. Un giovane di 25 anni, in sella alla sua bicicletta elettrica, è stato falciato e ucciso da un’auto pirata che, dopo averlo investito, si è dileguata nel buio senza prestare il minimo soccorso.

La vittima è Nayem Md, un ragazzo di 25 anni originario del Bangladesh. Secondo una prima, sommaria ricostruzione effettuata dai carabinieri, il giovane stava percorrendo via Marconi quando un’utilitaria, sopraggiunta a velocità presumibilmente sostenuta, lo ha travolto in pieno. L’impatto è stato devastante: Nayem è stato sbalzato dalla sella per diversi metri, finendo rovinosamente a terra. L’autista della vettura, invece di fermarsi per accertarsi delle condizioni del ragazzo e allertare i soccorsi, come impone la legge e il più basilare senso di umanità, ha premuto sull’acceleratore, scomparendo e lasciando la sua vittima agonizzante sull’asfalto.

A dare l’allarme sono stati alcuni residenti, svegliati dal rumore dell’incidente. Sul posto si sono precipitate le pattuglie dei carabinieri della sezione radiomobile e della stazione di Casoria, insieme a un’ambulanza del 118. Purtroppo, all’arrivo dei sanitari, per Nayem Md non c’era già più nulla da fare: le ferite riportate nello scontro erano troppo gravi e i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

La scena che si è presentata ai militari era drammatica: il corpo del giovane coperto da un telo bianco e, a pochi metri di distanza, la sua bicicletta elettrica, ridotta a un ammasso di lamiere contorte, muta testimone della violenza dell’urto.

Sono immediatamente scattate le indagini per dare un nome e un volto al responsabile di questo omicidio stradale, aggravato dal reato di omissione di soccorso. I carabinieri, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, hanno avviato una vera e propria caccia all’uomo. L’area dell’incidente è stata transennata per ore per consentire i rilievi scientifici del caso, alla ricerca di qualsiasi elemento utile: frammenti di carrozzeria, pezzi di fanale, tracce di vernice che possano aiutare a identificare marca, modello e colore dell’auto fuggitiva.

L’attenzione degli investigatori è ora concentrata sull’acquisizione e l’analisi dei filmati di tutte le telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, presenti nella zona e lungo le possibili vie di fuga. Si spera che un fotogramma, un dettaglio, possa immortalare il passaggio dell’utilitaria e fornire un numero di targa, anche parziale. Parallelamente, è stato lanciato un appello a chiunque, nella notte, abbia visto o sentito qualcosa, o notato un’auto con danni compatibili con un investimento nella parte anteriore. Le ore sono contate: il pirata della strada potrebbe tentare di nascondere o riparare il veicolo per cancellare le prove della sua colpa. La comunità locale è sotto shock per la morte di un giovane lavoratore, una vita spezzata dalla brutale indifferenza di un automobilista senza scrupoli. La giustizia per Nayem, ora, è una corsa contro il tempo.

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