TORINO – Ve lo immaginate un attacco con Cr7 e ‘O Ney? A Torino lo sognano. I tifosi lo sperano, la Vecchia Signora ci lavora. Neyamr non sarà più un calciatore del Psg, questo è certo. A Parigi, però, vorrebbero evitare un ritorno del 10 brasiliano a Barcellona. Su questo binario parallelo si muove la Juventus, pronta a sfruttare l’occasione e ad investire tanti soldi. Sarebbe il colpo dell’anno, il secondo dopo quello di Cristiano Ronaldo l’anno scorso. Tutti ci sperano, nessuno ci crede e Maurizio Sarri incrocia le dita.
Dalla Spagna sono certi: pronti Dybala e Matuidi come contropartita tecnica
Dalla Spagna sono sicura che la Juve è pronta all’all-in per assicurarsi il funambolo brasiliano. Secondo il Mundo Deportivo i biancorneri si vedranno in Cina con l’agente del calciatore, Pini Zahavi. Paratici punta sul fatto che il Psg non vuole cederlo al Barcellona. Sempre secondo la stampa ispanica la Juventus sarebbe pronta a sborsare circa 100 milioni o giù di lì, con l’aggiunta di più contropartite tecniche. Su tutte, la Joya Dibala. Ma anche Matuidi, il francese tornerebbe con piacere in patria dalla sua ex squadra.
Lo sceicco non si muove: vuole 222 milioni
Difficile che lo sceicco Al Khelaifi si smuova dalla sua posizione: 222 milioni come due anni fa. Difficile, ad oggi, vendere Neymar per quella cifra. Due stagioni opache, nessuna vittoria europea, un caratteraccio e un lungo infortunio hanno deprezzato il cartellino del brasiliano. E soprattutto, dopo la querelle di due stagioni fa, il Psg vorrebbe evitare di cedere ‘O Ney di nuovo al Barcellona. Fantacalcio, fantascienza? Forse sì. Ma le strade del calciomercato sono infinite.
La Juve sogna, Cr7 tira un sospiro di sollievo: cadono le accuse di stupro
A Torino intanto sognano. Un attacco Ronaldo-Neymar sarebbe il più forte d’Europa. Con la possibilità di un recupero in extremis del Pipita Higuain, Maurizio Sarri avrebbe a disposizione un tridente fisico e tecnico che non si vede da anni. Intanto Cr7 può tirare un sospiro di sollievo. Sono cadute le accuse di molestie sessuali mosse dagli Usa. Gli inquirenti di Los Angeles affermano: “Nessuna prova certa”.