CAPUA – Un gesto di dedizione filiale trasformato in tragedia. Una serata di pioggia battente e oscurità che si è tinta del rosso del sangue sull’asfalto della via Appia. Si chiamava Angela Scialdone, aveva 59 anni e risiedeva a Vitulazio, la donna la cui vita è stata spezzata ieri sera, venerdì 21 novembre, da un’auto che non si è fermata a prestarle soccorso. Un dramma che ha scosso due comunità, quella di Capua, teatro dell’incidente, e quella di Vitulazio, dove Angela era conosciuta e stimata.
Tutto è accaduto in pochi, terribili istanti. Erano circa le 20:30. Angela aveva appena terminato di assistere l’anziana madre, ricoverata presso la clinica Villa Fiorita. Un cambio di turno con un altro familiare, un ultimo saluto, poi l’inizio del breve tragitto verso casa. Mentre attraversava la statale Appia, nei pressi dello svincolo per la struttura sanitaria, è stata falciata in pieno da una Fiat Punto. L’impatto, violentissimo, l’ha sbalzata a terra, lasciandola esanime. L’auto, invece di fermarsi, ha proseguito la sua corsa, scomparendo nel buio e sotto il diluvio che in quelle ore sferzava la zona.
L’allarme è scattato immediatamente. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 e i Carabinieri della Compagnia di Capua. Le condizioni della 59enne sono apparse subito disperate. I soccorritori hanno tentato ogni manovra rianimatoria, ma i traumi riportati erano troppo gravi. Il cuore di Angela ha cessato di battere lì, su quella strada fredda e bagnata, prima ancora di poter essere trasportata in ospedale.
Mentre i militari avviavano i rilievi e la caccia al “pirata della strada”, acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo le prime, frammentarie testimonianze, il colpo di scena. Poche ore dopo la tragedia, presso la caserma dei Carabinieri di Capua si è presentata una donna di 58 anni, S.B., residente nella stessa Capua. Accompagnata dal marito, in lacrime e sotto shock, ha confessato di essere lei la conducente della Fiat Punto. “Non l’ho vista, pioveva troppo forte e la visibilità era quasi nulla”, avrebbe dichiarato ai militari, cercando di giustificare non solo l’investimento ma anche l’iniziale, terribile omissione di soccorso, forse dettata dal panico.
La sua posizione è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. La 58enne è stata iscritta nel registro degli indagati con la pesantissima accusa di omicidio stradale. La sua auto è stata posta sotto sequestro per consentire tutti gli accertamenti tecnici del caso, volti a ricostruire l’esatta dinamica e la velocità del veicolo al momento dell’impatto.
La notizia della morte di Angela Scialdone ha raggiunto Vitulazio come un fulmine a ciel sereno, gettando la comunità in un profondo stato di lutto e incredulità. Il sindaco, Antonio Scialdone, si è fatto portavoce del dolore collettivo: “Una tragedia immane che colpisce una persona perbene, una donna riservata e legatissima alla sua famiglia. Siamo sconvolti e ci stringiamo con affetto ai suoi cari in questo momento di dolore insopportabile”. Un dolore che ora attende risposte dalla giustizia, mentre una famiglia piange una figlia, una sorella, una donna la cui vita è stata cancellata in una notte di pioggia, al termine di un ultimo, amorevole atto di cura.






















