TRENTO – “Ormai è introvabile ormai il personale infermieristico nelle nostre residenze sanitarie per anziani. C’è chi scappa nelle strutture ospedaliere, che meglio riconoscono la professionalità infermieristica e le responsabilità, e chi sceglie di fare la libera professione, meglio retribuita e con una gestione autonoma delle tempistiche. Risultato? Siamo al collasso”. Lo dice Marcella Tomasi, segretaria di Uil Fpl enti locali del Trentino. “A poco è servito, per le Rsa private, fare accordi con Stati esteri, soprattutto extra europei, per garantire il personale – aggiunge Tomasi -. Da anni insistiamo perché si trovino le modalità operative adatte ad attrarre personale su queste strutture, fondamentali per i nostri anziani e per il territorio. Purtroppo però all’evoluzione dell’utenza e all’innalzamento delle richieste territoriali che a queste strutture sono state fatte, non è corrisposta la valorizzazione del personale: blocco della contrattazione prima e mancanza di un confronto sulle necessità operative poi non hanno reso semplice, e soprattutto appetibile, il settore. Adesso è necessario progettare soluzioni concrete, sia da un punto di vista della formazione di nuovi infermieri sia sotto il profilo della programmazione delle attività”.
(LaPresse)