ROMA – “Non ho mai parlato di aumenti dell’Iva né di manovre sui conti pubblici. Non c’è nessun contrasto in seno al governo su questi temi. Temi che peraltro ieri non sono stati oggetto di nessuna decisione”: E’ la risposta in una nota del Ministro dell’Economia Giovanni Tria a insinuazioni in cui “smentisce nel modo più categorico, le ricostruzione giornalistiche, apparse oggi su alcuni quotidiani, circa la riunione che si è svolta ieri a Palazzo Chigi”.
Un messaggio chiaro e netto
Un messaggio in risposta alle indiscrezioni di potenziali aumenti dell’Iva, visto il sentiero sempre più stretto nel quale si sono ritrovate le finanze pubbliche con l’arrivo della recessione. Ma anche un messaggio al governo, quando si parla di investimenti, di Tav e di necessità di rispettare gli impegni per non perder la faccia davanti agli investitori (e i loro denari).
Il monito ai Cinque Stelle
Il ministro dell’Economia è intervenuto alla trasmissione ‘Quarta Repubblica’ dove, parlando dell’alta-velocità Torino-Lione, ha aggiunto: “Non mi interessa l’analisi costi-benefici. Il problema non è la Tav, il problema è che nessuno verrà mai a investire in Italia se il Paese mostra che un governo che cambia non sta ai patti, cambia i contratti, cambia le leggi e le fa retroattive. Questo è il problema, non la Tav. Bisogna portare avanti l’economia italiana”.
I temi della settimana
Tra i temi rimbalzati in queste ultime ora anche quello della titolarità delle riserve in Bankitalia, delle quali “nessuno può disporre se non la banca centrale, per motivi di politica monetaria”. In base al Trattato europeo, ha specificato che “nessuno Stato può influenzare o dare indicazioni alla Banca centrale che è indipendente e neppure la Banca d’Italia può dare oro al governo italiano perché sarebbe aiuto di Stato”.