MILANO – Minacciava di avvelenare acque minerali e prodotti alimentari nei supermercati, con iniezioni di cianuro, solfato di tallio e topicida, se non avesse ottenuto il pagamento di un riscatto, richiesto in criptovalute. Con l’accusa di estorsione, un 47enne italiano residente nella provincia di Trieste è stato arrestato e condotto in carcere su ordinanza del gip dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma. L’uomo si nascondeva dietro e mail anonime, inviate attraverso provider esteri, pubblicando anche video dimostrativi sulle modalità dell’avvelenamento, per apparire ancora più persuasivo nel ricatto alle aziende alimentari, vittime dell’estorsione. Oltre 200 i casi oggetto delle indagini – dirette dai magistrati del pool ‘reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti’ della Procura della Repubblica di Roma e delegate alla polizia postale del Lazio, coordinata dal Cnaipic – ai danni di aziende italiane e anche estere. La polizia postale evidenzia tuttavia che “tali azioni non sono state poste in essere e non risulta che si sia mai verificato l’avvelenamento di prodotti alimentari e di acque, anche grazie alle tempestive indagini eseguite”.
(LaPresse)