Una donna morta. Riversa a terra nel suo appartamento. Una pozza di sangue e poi tutto quel fumo. Ilenya Lombardo aveva 43 anni e in quell’appartamento ci viveva da sola. E’ morta carbonizzata. E tutto lascia pensare al fatto che a volerla morta sia stato un uomo e non un incidente. Il sangue per terra fa pensare ad una colluttazione. Il corpo semicarbonizzato ad un tentativo di cancellarla, di spogliarla del suo corpo e di farla sparire del tutto, per sempre.
Tutto fa pensare che ci si trovi di fronte all’ennesimo femminicidio.
Toccherà alle forze dell’ordine ricostruire l’esatta dinamica di quello che è successo. A partire dalle prime testimonianze che sono arrivate dai vicini di casa. La tragedia si è consumata in via Ferdinando Scala, al centro della città di San Paolo Bel Sito, paesino al confine tra la provincia di Napoli e il Vallo di Lauro (provincia di Avellino).
Innanzitutto il fumo. E’ stato quell’insolito filo di fumo che proveniva dall’appartamento di Ilenya, a far scattare l’allarme. I vicini si sono avvicinati, hanno sfondato la porta, e quando sono entrati si sono trovati di fronte all’orrore: il corpo della donna era per terra, in una pozza di sangue, semicarbonizzato. Una scena che difficilmente potranno dimenticare.
Dopo i primi attimi di smarrimento, durante i quali si sono anche resi conto che per Ilenya non c’era ormai più nulla da fare, hanno chiamato i soccorsi. In quella casa di via Ferdinando Scala sono arrivati tutti: i medici del 118, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia. Quella che a prima vista poteva sembrare la scena di una esplosione, o di un incendio divampato per un banale corto circuito domestico, potrebbe essere in realtà la scena di un delitto. Di certo si è consumata una tragedia che ha sconvolto la comunità. Immediatamente si sono iniziate a rincorrere le voci più diverse sulle possibili motivazioni di quel dramma, e tutte andavano inesorabilmente a parare lì, sulle avances non corrisposte di qualche uomo del posto. Qualcuno che si era invaghito di Ilenya fin da quando, un anno fa, si era trasferita a San Paolo Bel Sito dalla vicina Pago Vallo Lauro. Viveva da sola, perché suo figlio si era trasferito al Nord, dai nonni. Vaghe, invece, le notizie sul marito: l’unica cosa certa era che era lontano anche lui. Tutti elementi che potrebbero aver spinto l’eventuale omicida ad agire con maggiore sfrontatezza. Ma la domanda sulla quale stanno cercando di fare luce gli investigatori è anche un’altra, e cioé come sia stato possibile che chi si è accorto del fumo, prima non si sia accorto delle grida di Ilenya. Se è vero che quel sangue per terra sono un segno dell’avvenuta colluttazione, sarà anche vero che la donna avrà urlato tutta la sua rabbia e la sua disperazione contro l’uomo che le stava usando violenza.
Le indagini
Nella notte è stato fermato un uomo di 36 anni, ritenuto responsabile della morte della 43enne.