SAN MARCELLINO (Ernesto Di Girolamo) – “Hanno sparato e colpito un tavolino, proprio dove giocano sempre i miei figli. Poteva essere una tragedia. Speriamo che si faccia subito chiarezza”. A raccontare un episodio di cronaca davvero delicato è il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano, politico di San Marcellino, che ha trovato un proiettile nel proprio giardino, sotto un tavolino. Un solo proiettile, sparato quando in casa non c’era nessuno: Cangiano con la propria famiglia era andato al mare per vivere qualche giorno di relax ma al rientro a casa la scoperta shock. E’ accaduto tra venerdì e sabato nella villa dell’ex coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni. Sull’episodio indaga la Digos. Cangiano ha raccontato di essere rientrato dalla giornata di mare e di aver trovato il proiettile sotto il tavolo. Immediatamente è stata allertata la polizia. Sul luogo è intervenuta una pattuglia del commissariato di Aversa, insieme alla Digos e agli uomini della Scientfica che hanno effettuato i rilievi del caso. Al momento tutte le piste sono al vaglio. Non si esclude neanche che qualcuno possa aver sparato per far fuggire qualche banda di ladri che ha ripreso a colpire in zona nelle ultime settimane. Gli inquirenti sperano di recuperare qualche informazione dalle immagini degli impianti di videosorvglianza del Comune, visionate dalla polizia municipale. Cangiano nonostante il momento difficile ha trovato comunque la forza per “ringrazare i poliziotti che sono intervenuti a casa e che ci hanno aiutato ad affrontare l’accaduto. Spero si faccia chiarezza in tempi brevi sulla vicenda”.
“Non vi nascondo la paura ed il terrore – ha poi aggiunto Cangiano – che ho provato di fronte a questa scena. E non solo perché già di per sé trovarsi un proiettile in casa è psicologicamente devastante. Ma perché il mio pensiero è andato subito ai miei bimbi e alla mia famiglia, che in questi giorni di caldo infernale passano tante ore cercando un pò di fresco proprio seduti a quel tavolo in giardino”.
“Non credo di aver mai fatto nulla nella mia vita – ha ancora detto l’imprenditore – per meritare un proiettile nel tavolo del giardino. Sono in corso le indagini che saranno e daranno risposta a quanto successo, ma io sono certo e fiducioso che si tratti di un episodio accidentale ed estemporaneo”. E “solo un fortuito caso ha voluto che non fossimo in casa. Cosa sarebbe mai potuto accadere in caso contrario?”
La solidarietà dei meloniani: “Si faccia luce sull’accaduto”
Solidarietà a Gimmi Cangiano è stata espressa dal gruppo dirigente di Fratelli d’Italia di Caserta. “A Gimmi ed a tutta la sua famiglia la solidarietà e la vicinanza della comunità politica di Fratelli d’Italia che è scossa per l’accaduto. Aldilà delle dinamiche, riteniamo gravissime le circostanze occorse. Poteva succedere una tragedia e confidiamo nell’ operato delle forze dell’ordine al fine di fare chiarezza sull’accaduto”. Anche Carmela Rescigno, consigliere regionale di Fratelli d’Italia della Campania ha chiesto che “si faccia piena luce sul gravissimo atto intimidatorio nei confronti di Gimmi Cangiano, dirigente di primo piano di Fratelli d’Italia. Un proiettile è stato ritrovato conficcato all’interno di un tavolo della propria villa di San Marcellino. A Gimmi va la mia vicinanza umana e politica”. Tutto il mondo politico si è stretto al dirigente FdI campano.
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