Truffe agli anziani, 9 arresti NOMI E FOTO

Foto Daniele Leone / LaPresse

NAPOLI – Truffe agli anziani nel Lazio, arrestate nove persone. Sgominata una banda composta da campani. Si tratta di Vincenzo Fabbricini, 35 anni, i fratelli Ciro e Francesco Pio Vitiello, di 23 e 18 anni, Roberto Migliore, 24 anni, Giuseppe Fuiano, 41 anni il prossimo 24 giugno, Francesco Vinciguerra, 36enne di Casal di Principe, Carmine Veneruso, 40 anni, Antonio Esposito, che ieri ha compiuto 19 anni, e Salvatore Patricelli, 23enne. Tranne Vinciguerra, gli indagati sono tutti di Napoli e, nello specifico, risultano residenti a Capodichino, Rione Sanità, Melito, San Carlo all’Arena, Ponticelli. Previsti per oggi gli interrogatori di garanzia attraverso il sistema di videoconferenza che collegherà le case circondariali di Napoli e Torino (dove si trovano gli indagati) con il gip Emiliano Picca del Tribunale di Velletri.

Compongono il collegio difensivo gli avvocati Mirella Baldascino, Sergio Mottola, Dario Carmine Procentese, Giorgia Bellipanni, Giovanni Abet, Vita Alessia, Sabrina Avella, Donato Domenico Di Giuseppe, Davide Orefice e Maria Amodeo.
Sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Roma, con il supporto dei colleghi di Napoli e Torino, a dare esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere – emessa dal gip presso il Tribunale di Velletri – nei confronti dei nove, in quanto gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di persone anziane.

Agli indagati, anche se potrebbero essere molti di più per un’acclarata reticenza delle vittime a denunciare, sono stati contestati 34 episodi di truffa in danno di anziani (oltre ad una rapina, poiché in un’occasione l’anziano e la sua badante venivano spintonati dal truffatore prima di fuggire), commesse tra il primo settembre e il 14 ottobre 2022, in varie città della provincia di Roma (soprattutto nella zona dei Castelli Romani) e dell’hinterland di Viterbo. Fingendosi assicuratore, avvocato o carabiniere, il telefonista diceva che un familiare aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e che, per ‘sistemare’ le cose, era necessario consegnare denaro o gioielli. In seguito un complice passava a prelevarli a casa delle vittime, che solo ore dopo, parlando con il figlio o il nipote in questione, scoprivano il raggiro.

Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Frascati hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine al ruolo degli indagati che in batterie composte da due persone, partivano tutti i giorni da Napoli con auto prese a noleggio. I cosiddetti trasfertisti. A capo del gruppo, in qualità di promotori, secondo la Procura c’erano Fabbricini e Ciro Vitiello. Le vittime venivano scelte tramite ricerche fatte in internet o sulle pagine bianche, contattate da telefonisti e poi raggiunte da emissari. I truffatori si spacciavano anche per direttori di uffici postali. Il volume di affari stimato, per le truffe compite in soli due mesi, è di circa 120mila euro in contanti e diverse centinaia di migliaia di euro in oro e altri oggetti di valore.

In un caso, il 21 settembre del 2022, tre indagati riuscirono a farsi consegnare 30mila euro da una 90enne di Tivoli. Tre giorni dopo, altro raggiro ai danni di una 91enne, Va precisato, comunque, che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagato sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

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