Truffe agli anziani, dal finto nipote alla gomma bucata: arrestati in 5 – Ecco i nomi

Gli indagati sono di Marano e Napoli. Nel mirino i più deboli. Il gruppo destinatario di ordinanze in carcere e ai domiciliari.

Arresti tra Marano e Napoli per truffe perpetrate ai danni di persone e anziani residenti a Potenza. Il lavoro svolto dalla Dda e dalla polizia giudiziaria della Procura di Potenza, ha portato all’individuazione di cinque soggetti, accusati di aver agito nel territorio lucano al fine di trarre profitto dalle varie truffe.

La tecnica della gomma bucata

I casi in questione sono quattro. Lo scorso 9 novembre, su disposizione della Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Potenza ha arrestato il 52enne Massimiliano D’Ascia (con precedenti analoghi in Molise) e il 35enne Raffaele Criscuolo, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari in quanto gravemente indiziati di essere gli autori di diversi furti messi a segno con l’utilizzo della tecnica della gomma bucata e dei successivi prelievi fraudolenti con l’utilizzo delle carte bancomat delle vittime. I fatti risalgono a marzo e a luglio e si sono verificati nei pressi di un noto supermercato di Potenza. Gli arrestati, dopo aver forato uno pneumatico di un’auto in sosta nel parcheggio del centro commerciale, hanno atteso che la stessa ripartisse e l’hanno seguita a breve distanza. Infine, quando la vittima si è fermata dopo poche centinaia di metri per sostituire la ruota o semplicemente per constatare il danno, si sono riusciti ad impossessare della borsa poggiata sui sedili, sfruttando la loro distrazione e hanno effettuato anche dei prelievi con le carte bancomat delle vittime. Ai fini dell’individuazione dei soggetti gravemente indiziati Determinanti l’analisi delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del centro commerciale e le successive attività svolte con la collaborazione di altre Questure.

Il finto nipote

Lo scorso 22 novembre la Squadra Mobile ha arrestato il 32enne Francesco Basile in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere in quanto ritenuto gravemente indiziato di una truffa aggravata consumata a settembre ai danni di una 90enne di Potenza. L’indagato, secondo la ricostruzione, si è introdotto nell’abitazione dell’anziana e prospettandole la falsa circostanza che il nipote stesse per subire una denuncia, l’ha convinta a consegnargli ben 5500 euro in contanti. Le immediate indagini svolte dagli investigatori della polizia hanno consentito di individuare l’uomo che, tra l’altro, appena due giorni dopo quanto accaduto era stato arrestato in flagranza sempre dalla Squadra Mobile e dalla Volante per un analogo episodio.

Il risarcimento per il finto incidente

Il 24 novembre a Marano, su ordine della Procura di Potenza e a seguito delle indagini svolte dalla Questura, dal personale della polizia di Stato del commissariato di Giugliano-Villaricca è stata eseguita l’ordinanza emessa dal gip con cui è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del 19enne Ciro Manzo. Il giovane è gravemente indiziato per truffa aggravata poiché lo scorso 10 novembre, approfittando dell’età della persona offesa, una donna ultranovantenne, l’ha convinta del fatto che la figlia fosse coinvolta in un grave incidente stradale e si è fatto consegnare 2265 euro per poi allontanarsi dall’abitazione della vittima. Qualche ora dopo aver commesso il fatto è stato fermato a bordo di un taxi da una Volante e, in considerazione dei precedenti di polizia a suo carico, del fatto che si è mostrato particolarmente nervoso e che non ha dato una valida spiegazione circa la propria presenza a Potenza, è stato sottoposto ad una perquisizione al termine della quale i poliziotti hanno scoperto all’interno di uno zaino il denaro contenuto in una busta da lettera bianca riportante il nome di una donna. L’anziana ha riconosciuto, senza ombra di dubbio, la busta come quella nella quale aveva riposto il denaro consegnato al truffatore e sulla quale aveva scritto, di suo pugno, il nome della figlia. Ha riconosciuto, inoltre, nell’indagato la persona a cui aveva consegnato il denaro. Il denaro è stato restituito alla donna.

L’altro finto nipote

La sera del 9 novembre a Potenza il personale della Squadra Mobile ha arrestato in flagranza un 20enne di Napoli indiziato di una truffa ad una ultraottantenne potentina commessa con la tecnica del finto nipote. La vittima era convinta di essere al telefono con suo nipote che si trovava in difficoltà economiche e aveva urgente bisogno di denaro. L’anziana ha preso alcuni gioielli e 5250 euro in contanti e li ha consegnati ad un soggetto che si è presentato alla porta come un caro amico di suo nipote. Determinanti la tempestività della telefonata fatta al 113 da un parente dell’anziana e la testimonianza resa da una persona del quartiere che aveva visto un giovane scendere da un taxi e si era insospettita. La conseguente attività svolta dalla Squadra Mobile di Potenza con la stretta collaborazione della Centrale Operativa della Questura ha consentito di bloccare l’autore del reato a bordo di un treno che era ormai giunto in provincia di Salerno e di recuperare tutta la refurtiva. I gioielli e i 5250 euro in contanti sono stati riconsegnati alla vittima.

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