SAN FELICE A CANCELLO – Ieri mattina, una perquisizione è stata condotta dai poliziotti del commissariato di Maddaloni presso l’abitazione di Michele Migliore (nella foto), noto anche come Michele ‘e Catena. L’operazione, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è stata avviata per far luce su alcune presunte truffe che sarebbero state perpetrate tramite l’uso di carte PostePay.
Secondo le indagini, Migliore sarebbe direttamente coinvolto nelle condotte illecite, e al momento è assistito dall’avvocato Orlando Sgambati.
La perquisizione ha suscitato l’attenzione di molti, dato il passato giudiziario di Migliore, che non è nuovo a vicende legali. Infatti, nel corso degli anni, ha affrontato diverse accuse, riuscendo fino ad ora a evitare conseguenze penali. Tra le accuse più gravi che ha dovuto affrontare, spicca quella di favoreggiamento nei confronti dell’allora latitante Raffaele Psicitelli, conosciuto come ‘o cervirano. Secondo la tesi degli inquirenti, Migliore avrebbe incontrato Psicitelli su una collina, ma il processo si è concluso con un’assoluzione, grazie alla capacità del suo legale di dimostrare che l’incontro non era finalizzato ad aiutare il latitante.
La perquisizione di ieri rientra in un ampio lavoro investigativo volto a combattere le truffe online, un fenomeno che sta purtroppo prendendo piede nel nostro territorio. Le truffe effettuate tramite carte prepagate come le PostePay sono in aumento e, pertanto, le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli e le indagini per contrastare questo crimine.
Gli agenti hanno setacciato l’abitazione di Migliore in cerca di prove che possano supportare le accuse mosse contro di lui e chiarire il suo eventuale coinvolgimento nelle truffe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA