Trump ha deciso: i soldi per il muro col Messico verranno dai missili

in foto Donald Trump

WASHINGTON – Trump ha deciso: i soldi per il muro col Messico proverranno dai programmi per i missili balistici intercontinentali. Si tratta di 1,5 miliardi di dollari che verranno utilizzati anche per gli aerei Awacs, che trasmettono messaggi ai caccia in volo.
Lo scrive il Washington Post, che e’ entrato in possesso di documenti della Difesa americana.

Altra provenienza

Saranno utilizzati anche soldi inizialmente destinati ad un esperimento spaziale che coinvolge la Defense Advanced Projects Research Agency (Darpa) e denaro di due fondi per supporto alle forze di coalizione e all’esercito afghano in quel Paese.

La promessa elettorale

Il muro al confine era stato la più famosa e importante promessa di Trump durante la campagna elettorale del 2016, ma all’epoca garantiva che sarebbe stato pagato dal Messico. Il discorso era stato annunciato in seguito all’impossibilità di trovare un accordo con i Democratici, che ora controllano la Camera, sullo stanziamento di fondi per costruire la barriera che secondo Trump dovrebbe ostacolare l’immigrazione illegale, ma che per moltissimi esperti – anche conservatori – non migliorerebbe molto la situazione a fronte di una spesa di svariati miliardi di dollari.

Stop la commercio di eroina

Il presidente ha definito la situazione lungo il confine meridionale degli Stati Uniti “una crisi umanitaria”, che riguarda sia l’immigrazione illegale sia il trasporto di grandi quantità di sostanze stupefacenti negli Stati Uniti. Trump ha sostenuto che il 90 per cento dell’eroina venduta negli Stati Uniti arrivi dal Messico, nonostante ci siano diverse stime dello stesso governo degli Stati Uniti che parlano di percentuali molto più basse, per quanto riguarda il trasporto della sostanza attraverso il confine meridionale.

Il progetto

Il progetto, ritenuto da molti esperti inutile, riguarda la costruzione di una barriera di cemento lungo il confine che separa Messico e Stati Uniti della lunghezza di circa 3100 chilometri e alta almeno 12 metri. Per la sua realizzazione è stato stimato l’utilizzo di circa 19 milioni di tonnellate di cemento.

L’opera andrebbe di fatto a rinforzare la barriera in lamiera già esistente tra Stati Uniti e Messico, costruita nel 1994 sotto la presidenza Clinton per far fronte all’allora ondata migratoria

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