MILANO – “Per quanto riguarda la ‘storia’ di E. Jean Carroll, che sostiene che una volta mi ha incontrato a Bergdorf Goodman 23 anni fa: non ho mai incontrato questa persona nella mia vita. Sta cercando di vendere un nuovo libro, agisce così solo per questo. Ma dovrebbe essere venduto nella sezione fiction”. Così il presidente Donald Trump reagisce, in una nota della Casa Bianca, alle accuse di stupro mossegli dalla Carroll. “Vergogna a coloro che inventano false storie di aggressione per cercare di farsi pubblicità per se stessi, o vendere un libro, o portare avanti un’agenda politica, come Julie Swetnick che ha falsamente accusato Brett Kavanaugh. È altrettanto brutto per le persone crederci, in particolare quando non ci sono prove. Peggio ancora per una pubblicazione morente per cercare di proporsi pubblicando notizie false – è un’epidemia”, aggiunge il presidente Usa.
La difesa
“Signorina Carroll e New York Magazine: nessuna foto? Nessuna sorveglianza? Nessun video? Nessun rapporto? Nessun addetto alle vendite in giro? Vorrei ringraziare Bergdorf Goodman per aver confermato di non avere filmati di alcun incidente del genere, perché non è mai successo”, sottolinea Trump. “Le false accuse sono gravi. Tutti dovrebbero condannare le false accuse e questi tipi di attacchi nei termini più forti possibili. Se qualcuno ha informazioni che il Partito Democratico sta lavorando con la signora Carroll o il New York Magazine, vi preghiamo di informarci al più presto possibile. Il mondo dovrebbe sapere – conclude Trump – cosa sta veramente succedendo. È una disgrazia e la gente dovrebbe pagare caro per tali false accuse”.
LaPresse