MILANO (LaPresse) – Le mamme sono tornate. Ventotto mesi dopo la medaglia d’argento ai Giochi di Rio de Janeiro e le nascite di Maya e Ludovica, Tania Cagnotto (Fiamme Gialle/Bolzano Nuoto) e Francesca Dallapè (Esercito/Buonconsiglio Nuoto) tornano ad allenarsi insieme. Pronte per una nuova sfida.
Il ritorno di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè
Nella piscina Karl Dibiasi a Bolzano, seguite dal coordinatore tecnico delle squadre nazionali Giorgio Cagnotto, dal direttore tecnico della nazionale assoluta Oscar Bertone e dal tecnico federale Giuliana Aor, il primo allenamento-evento delle azzurre. Presente anche l’assessore allo sport di Bolzano Angelo Gennaccaro, supertifoso delle mamme-sincro.
“All’inizio pensavo che fosse una follia ma poi mi sono detta che si poteva fare. E’ una piccola sfida e se non ci dovessimo riuscire vorrà dire che ci siamo allenate e divertite di nuovo insieme”, il commento di Cagnotto.
Pronte per una nuova sfida
“Dovremo aumentare il lavoro in acqua – continuano – il nostro corpo è un po’ cambiato ma le gambe ci sono ancora e con un po’ di sacrificio in più possiamo farcela. Noi ci proviamo con l’obiettivo di qualificarci alle prossime Olimpiadi e consapevoli che ci sono anche le campionesse europee Elena Bertocchi e Chiara Pellacani. Loro sono bravissime e molto più giovani di noi. Questo è uno stimolo maggiore per tutte. Se dovessimo accorgerci di non poter più tornare quelle che eravamo prima siamo pronte a fare un passo indietro”.
Gli allenamenti delle neo-mamme
Si alleneranno con i tecnici di una vita: papà Giorgio a Bolzano e Giuliana Aor, come una seconda mamma per Francesca, a Trento. La supervisione sarà, come sempre, del direttore tecnico della Nazionale Oscar Bertone che periodicamente salirà a Bolzano per i collegiali programmati.
“Il ritorno alle gare di Tania e Francesca non può che farci piacere ed essere utile a tutto il movimento nazionale e allo sport italiano in generale”, le parole di Bertone. “Oltre ad essere due fuoriclasse, vicecampionesse olimpiche in carica, argento mondiale a Roma 2009 e Barcellona 2013 e otto volte consecutive campionesse europee, sono due professioniste e due atlete con la A maiuscola. Due ragazze complete sotto il profilo umano e sportivo. La loro decisione, condivisa con lo staff tecnico della Nazionale e i club di appartenenza, è spinta dalla grande passione e dalla voglia di misurarsi ancora con loro stesse e con il resto del mondo”.